Il Comitato di Varallo Pombia: "Dal convegno di Galliate solo riscontri parziali"
Il Comitato: "I partecipanti al convegno sembrerebbero aver trascurato considerazioni di sicurezza e rischio aeronautico"

Il Comitato dei cittadini di Varallo Pombia per l'aeroporto di Malpensa sottolinea i limiti delle conclusioni raggiunte dai Comuni e dagli enti che hanno preso parte al convegno sul tema di Malpensa dello scorso 5 aprile a Galliate.
Il Comitato varalpombiese si esprime sul convegno di Galliate
A qualche giorno di distanza dalla convocazione del convegno del 5 aprile a Galliate, il Comitato dei cittadini di Varallo Pombia per l'aeroporto di Malpensa si esprime riguardo alle conclusioni raggiunte dai Comuni e dagli enti locali che hanno preso parte alll'assemblea. "Se il Piano di Rischio dovrebbe coinvolgere i nove comuni del CUV (cioè i comuni che sono parte del sedime aeroportuale), nonostante la prevalenza delle rotte di decollo siano in virata, arrivando a 3 km dal fine pista - scrivono i rappresentanti del Comitato varalpombiese - il Piano Limitazione Ostacoli copre una superficie fino a 15 km dalla pista. Tuttavia, le Mappe di Vincolo derivanti da tale Piano Ostacoli interessano ben quattro Province, quali Varese, Novara, Milano e Como, interessando infatti ben 82 Comuni, sia lombardi che piemontesi. Sotto altro profilo, il Piano di Emergenza Esterno-PEE all’aeroporto di Malpensa – vedi griglia allegata – e definito dal “cerchio rosso”, sembrerebbe applicato esclusivamente in un raggio di circa 8km, interessando limitatamente la Provincia di Varese, ossia il territorio di competenza del Prefetto di Varese".
Il punto sul Piano di emergenza per i Comuni del Novarese
"Nel raggio di questi 8 Km, tuttavia, sono coinvolti anche alcuni Comuni novaresi dell’ovest Ticino - prosegue il comunicato - Il primo interrogativo da porre è il seguente: il Prefetto di Novara, con l’approvazione di ENAC, ha predisposto il Piano di Emergenza Esterno-PEE per incidente aereo, crash in decollo dalla pista 35 Sinistra dopo la virata verso le rotte che sorvolano immediatamente il Ticino e quindi il territorio piemontese? Se, con il Regolamento UE139/2014, il Piano di Emergenza Aeroportuale-PEA è circoscritto al sedime aeroportuale, quali Piani di Emergenza Esterni -PEE sono operativi, da quello scontato del varesotto, alle evidenze poste del novarese, anche al milanese e comasco? Perché non supporre che tali PEE debbano riguardare tutti gli 82 Comuni interessati dal Piano Limitazione Ostacoli?
Ricordiamo come l’analisi preliminare di ogni Piano di Emergenza Esterno debba individuare l’eventuale presenza di aziende RIR- (Rischio Incidente Rilevante) e valutare “effetti domino”, in aggiunta al sistematico censimento delle edificazioni ad elevato carico antropico e indice di affollamento, per commisurare gli interventi di supporto, soccorso e salvaguardia delle popolazioni. Le risoluzioni finali del convegno del 5 aprile a Galliate dal titolo “Malpensa e il territorio: fra pianificazione e sostenibilità”, organizzato dal Comune di Galliate, dai comuni del COR2 con enti locali e associazioni della Lombardia e del Piemonte, tuttavia, hanno limitatamente focalizzato e richiesto la presenza dei comuni piemontesi e di quelli del COR2 nella Commissione Aeroportuale di Malpensa".
Resta il nodo della legittimità dell'Atto di costituzione della Commissione aeroportuale
"Una eventuale partecipazione - si conclude il comunicato - sarebbe del tutto simbolica e marginale, alla luce dell’anomalo ed illegittimo Atto di costituzione della Commissione stessa, datato novembre 2023, che ne ha definito la funzionalità ed ha indicato espressamente e dettagliatamente tutti i soggetti che ne fanno parte, lasciando fuori tutti gli enti territoriali piemontesi e i comuni lombardi membri del COR 2. La mozione conclusiva del COR2 e degli Enti ed Associazioni organizzative del convegno di Galliate del 5 aprile,
, fondamentali per valutare la compatibilità di una infrastruttura aeroportuale strategica, a detta di taluni politici, per l’economia, l’ambiente, l’ Industria ed il turismo della nostra Nazione; ma soprattutto, e lo diciamo con tono ovviamente sarcastico, a salvaguardia dei cittadini".