Il ‘carcere duro’ tra pizzini e diritti: convegno della Camera penale

Il ‘carcere duro’ tra pizzini e diritti: convegno della Camera penale
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NOVARA, Un convegno molto partecipato e che ha fornito numerosi spunti di riflessione e dati importanti. Questo è stato venerdì pomeriggio l’incontro “Il ‘carcere duro’ tra pizzini e diritti”, promosso dalla Camera penale di Novara e ospitato nella Sala dell’Ordine degli Avvocati di via Azario 15. «Un appuntamento – spiega l’avvocato Fabio Fazio del Foro di Novara, che ha moderato il pomeriggio – che ha voluto trarre spunto da un volume editato lo scorso dicembre dalla casa editrice Giuffrè, la cui autrice, Angela Della Bella, ricercatrice di Diritto penale dell’Università degli Studi di Milano, è oggi relatrice al convegno. Titolo del libro, “Il carcere duro tra esigenze di prevenzione e tutela dei diritti fondamentali”. A Novara abbiamo una sezione del 41 bis, del cosiddetto ‘carcere duro’. Partendo da questo libro vogliamo fare un’ampia riflessione sulla tematica». Relatrici, con Della Bella, anche il magistrato di Sorveglianza di Novara, Lina Di Domenico e la direttrice del carcere di via Sforzesca, Rosalia Marino, che hanno portato la propria esperienza diretta sul campo. Il dato principale emerso è che 1 su 10 dei detenuti sottoposti al regime del 41 bis, in Italia, regime previsto per i mafiosi, si trova proprio a Novara, nella struttura di via Sforzesca. Sono 729 i detenuti sottoposti a questo regime nelle varie carceri italiane. A Novara, allo scorso anno, ce n’erano 70, quindi un decimo della popolazione carceraria sottoposta al 41 bis.

mo.c.


Per saperne di più leggi il Corriere di Novara in edicola giovedì 13 aprile

NOVARA, Un convegno molto partecipato e che ha fornito numerosi spunti di riflessione e dati importanti. Questo è stato venerdì pomeriggio l’incontro “Il ‘carcere duro’ tra pizzini e dirittiIl ‘carcere duro’ tra pizzini e diritti”, promosso dalla Camera penale di Novara e ospitato nella Sala dell’Ordine degli Avvocati di via Azario 15. «Un appuntamento – spiega l’avvocato Fabio Fazio del Foro di Novara, che ha moderato il pomeriggio – che ha voluto trarre spunto da un volume editato lo scorso dicembre dalla casa editrice Giuffrè, la cui autrice, Angela Della Bella, ricercatrice di Diritto penale dell’Università degli Studi di Milano, è oggi relatrice al convegno. Titolo del libro, “Il carcere duro tra esigenze di prevenzione e tutela dei diritti fondamentali”. A Novara abbiamo una sezione del 41 bis, del cosiddetto ‘carcere duro’. Partendo da questo libro vogliamo fare un’ampia riflessione sulla tematica». Relatrici, con Della Bella, anche il magistrato di Sorveglianza di Novara, Lina Di Domenico e la direttrice del carcere di via Sforzesca, Rosalia Marino, che hanno portato la propria esperienza diretta sul campo. Il dato principale emerso è che 1 su 10 dei detenuti sottoposti al regime del 41 bis, in Italia, regime previsto per i mafiosi, si trova proprio a Novara, nella struttura di via Sforzesca. Sono 729 i detenuti sottoposti a questo regime nelle varie carceri italiane. A Novara, allo scorso anno, ce n’erano 70, quindi un decimo della popolazione carceraria sottoposta al 41 bis.

mo.c.

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