Giorgetti (Lega) all’istituto Donegani e sulle elezioni in Piemonte? «Auguri»
In visita a Novara, coglie l’occasione per stemperare la tensione e smorzare i toni.

Giancarlo Giorgetti non ci sta a passare per quello che con l’intervista rilasciata ad un quotidiano, lunedì, ha premuto il pulsante dell’autodistruzione del Governo.
Giorgetti (Lega) all’istituto Donegani
E ventiquattr’ore dopo, in visita all’istituto Donegani a Novara, coglie l’occasione per stemperare la tensione e smorzare i toni. «Dire, come ho fatto, che il presidente del Consiglio è espressione di un partito preciso, significa indicare semplicemente la realtà. Il nostro è un governo politico e non tecnico, e i componenti dell’esecutivo sono espressione di forze politiche: io sono della Lega, lui è del Movimento 5 Stelle. Ma questo è un semplice dato di fatto, non una osservazione critica».
Decreto sicurezza bis, Giorgetti: «Polemica inutile»
Anche sul tema del cosiddetto “decreto sicurezza bis” Giorgetti tende a vedere il bicchiere mezzo pieno: «Anche qui si sta sollevando una polemica inutile, tutti i decreti devono essere approvati dal Presidente della Repubblica ed è normale che, soprattutto su argomenti particolarmente complessi o delicatim si apra un confronto con il Quirinale. Così è accaduto anche in questa occasione, e se ci sarà qualcosa da limare o da precisare lo faremo». Il problema in definitiva, per Giorgetti, è il clima di questi giorni di campagna elettorale in cui tutto si amplifica e quasi ogni parola viene valutata in modo sbagliato e non obiettiva. «Per fortuna – commenta - venerdì sera la campagna sarà conclusa e cambierà anche il clima di questi giorni».
Giorgetti sulle regionali: «Auguri»
Quindi tutto bene ? Il governo può proseguire dritto? Si, dice in sostanza il sottosegretario, ma a una condizione: «Ci dobbiamo chiudere in una stanza e confrontarci, discutere, parlare personalmente e non a colpi di tweet». Alle elezioni regionali piemontesi di domenica Giorgetti riserva solo un timido «auguri», rivolto al sindaco Alessandro Canelli, al deputato e segretario provinciale Marzio Liuni e al candidato Federico Perugini che lo hanno accompagnato nella visita al Donegani. L’incertezza è tanta, e i visi tirati dei leghisti locali la dicono lunga sui timori che fino all’apertura delle urne saranno il sentimento dominante.
s.d.