Già centinaia le firme raccolte per non far chiudere la caserma della polizia di Borgomanero

Continuerà ancora venerdì e sabato 21 e 22 febbraio la raccolta firme del Siulp per non fare chiudere la caserma della polstrada di Borgomanero.

Caserma Polstrada di Borgomanero: un successo la raccolta firme in città

Già nelle prime ore di venerdì 14 febbraio le firme raccolte sono state centinaia: la città di Borgomanero ha risposto con entusiasmo all'appello del sindacato di polizia Siulp di Novara, che ha lanciato una petizione per non fare chiudere la caserma della Polstrada di Borgomanero. L'iniziativa è stata organizzata in seguito alle ultime notizie circa la volontà di chiudere la caserma di Borgomanero assieme ad altre due caserme in Piemonte: quella di Ceva, nel Cuneese, e quella di Domodossola.

L'incontro con il presidente Cirio

Nel pomeriggio di giovedì 13 a Torino i rappresentanti dei sindacati di polizia e i sindaci del territorio hanno incontrato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che ha sposato la protesta del territorio per non fare chiudere gli importanti presidi di sicurezza piemontesi, annunciando di farsi portavoce al governo e chiedendo quanto prima un incontro con il ministro dell'interno, Luciana Lamorgese. La notizia della chiusura delle caserme di polizia è inserita in un piano di razionalizzazione della Polizia stradale.

Il rilancio del Siulp novarese

La risposta del sindacato non si è fatta attendere: "Saremo in piazza anche venerdì 21 mattina, sabato 22 pomeriggio e domenica 23 mattina" spiega il Siulp, annunciando la propria presenza in piazza Martiri a Borgomanero per raccogliere ancora sottoscrizioni alla petizione. E rilancia chiedendo al governo oltre alla non chiusura della caserma agognina anche "l’apertura a Borgomanero di un ufficio distaccato della Questura che garantisca i servizi amministrativi che per legge sono delegati al Polizia di Stato (passaporti, permessi di soggiorno, licenze e autorizzazioni)".