Criminalità

Furti all’Esselunga di Biandrate: scoperta banda interna, sequestrata merce per 50mila euro

Quattro dipendenti di ditte esterne indagati per associazione a delinquere; la refurtiva veniva rivenduta o nascosta in casa. Perquisizioni a Novara e Rho

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Nella mattinata del primo agosto 2025, la Polizia di Stato di Novara ha eseguito delle perquisizioni personali e locali disposte dalla locale Procura della Repubblica a carico di quattro persone ritenute responsabili del reato di associazione a delinquere finalizzata al furto aggravato ai danni del centro distribuzione di Biandrate della nota catena di supermercati “ESSELUNGA S.p.A.”, sito logistico sviluppato su oltre 200.000 mq e che movimenta articoli per milioni di euro ogni giorno.

Furti all’Esselunga di Biandrate: scoperta banda interna

Secondo quanto emerso dall’attività di indagine condotta dalla Squadra Mobile, originata da una denuncia sporta dal responsabile della sicurezza pro tempore del sito “Esselunga”, due carrellisti e un capo turno, (un italiano incensurato di 36 anni, un originario dello Sri Lanka di 46 anni con un precedente per reati contro la persona e un ucraino incensurato di 49 anni, tutti residenti a Novara) dipendenti di una importante ditta di logistica che opera nel sito “Esselunga”, avrebbero quotidianamente sottratto bancali di merce di vario tipo (alcolici di valore, generi alimentari, articoli della raccolta premi “Fidaty” etc..) dal sito durante il turno di lavoro mattutino, consegnandoli ad un dipendente di una ditta di distributori automatici, attiva nel polo logistico.

Quest’ultimo, (italiano di 32 anni incensurato e residente nel milanese) che si occupava di ricaricare i distributori automatici nel sito Esselunga, avrebbe poi portato la merce all’esterno occultandola nel furgoncino utilizzato per il lavoro.

Sequestrata merce per 50mila euro

Una volta fuori, parte della merce sarebbe stata consegnata in parte ai tre complici ed in parte sarebbe stata trattenuta dal dipendente della società di distributori automatici.

Tutta la refurtiva sarebbe poi stata custodita dai quattro presso le rispettive abitazioni di residenza di Novara e Rho (MI). Gli uomini, presumibilmente dal settembre 2023, avrebbero sottratto articoli per un valore quantificabile in almeno 2.000 euro al giorno, successivamente in parte rivenduti a soggetti terzi.

Nel corso dell’attività è stata altresì indagata la moglie di uno dei carrellisti la quale avrebbe aiutato il marito nella gestione presso l’abitazione della merce sottratta.

Al termine delle operazioni, è stato sequestrato un ingente quantitativo di merce di vario genere per un valore quantificabile in non meno di 50.000 euro. E’ stato altresì notificato agli indagati l’invito a rendere interrogatorio preventivo davanti al Giudice per le indagini preliminari.