Fondazione Medana Invorio: "Sono solo due i morti per Covid"
Il 70% dei positivi è in via di guarigione.

<Le Rsa sono nell'occhio del ciclone ma la nostra fase di emergenza può dirsi superata>. Antonello De Stefano, della Fondazione Medana di Invorio, fa il punto della situazione all'interno della residenza per anziani dopo la prima ondata di Coronavirus che si è abbattuta, in particolar modo, sulle persone meno giovani.
Fondazione Medana
<In Fondazione - spiega - dal 1 gennaio al 31 marzo abbiamo avuto 13 decessi. In seguito alla visita dell'Asl solo due sono stati riconosciuti causa-covid-19. Per fare un esempio, nello stesso periodo dell'anno scorso i decessi sono stati 10; se guardiamo al 2012 invece 18. Già normalmente è un periodo dell'anno in cui mancano più ospiti a causa delle influenze>. E più in generale: <Le Rsa non sono nate come reparti di medicina. Qui vengono persone che, a causa di patologie, non possono più rimanere a casa da sole. Come si può pensare che una Rsa riesca a fermare una pandemia? Non siamo ospedali ed è anche difficilissio far rispettare agli ospiti, magari a chi soffre di alzheimer, il distanziamento sociale. A inizio emergenza non avevamo nemmeno le strumentazioni adatte>.
Com'è la situazione attuale?
<Abbiamo 38 positivi e 10 negativi. Abbiamo modificato la struttura interna con un nucleo covid a sua volta suddiviso in gravi, medie e in via di guarigione. Chiaramente tutto ciò prima di aver avuto l'esito dei tamponi non si sarebbe potuto fare. Però noi, prima, abbiamo trattato un po' tutti come fossero positivi con tutte le cautele del caso e questo ci ha salvati. Ora abbiamo una cartella specifica per ciascun ospite e stiamo cercando di ristabilire un equilibrio psicomotorio: insomma li vogliamo rimettere in forma se il virus dovesse tornare. Abbiamo ricominciato con l'animazione, facciamo la tombola, disegni, parole crociate. E' aumentato il personale e abbiamo ripreso la fisioterapia. Diciamo che la guerra non l'abbiamo ancora vinta ma sappiamo come fronteggiarla. Chiudo rassicurando che circa il 70% percento dei positivi è praticamente guarito>.