Filippo Timi in scena al Faraggiana per la stagione "Maschi & Femmine"

Filippo Timi in scena al Faraggiana per la stagione "Maschi & Femmine"
Filippo Timi
«La vita è uno “Skianto” estremo»
Un testo spiazzante che parla di disabilità. Anche uno show in tv e un progetto discografico
Una prigione fisica ed esistenziale, per il corpo e per l’anima. È “Skianto”, la storia di un bambino nato con la scatola cranica sigillata. Filippo Timi la porta in scena domani, martedì 17 dicembre, alle 21 al Teatro Faraggiana di Novara nell’ambito della stagione Maschi&Femmine che prosegue così il percoso intorno alla disabilità avviato con “Dedalo e Icaro” (ancora disponibile qualche biglietto, si va
verso il sold out). L’attore umbro dà il suo nome al protagonista, incrociando la finzione narrativa con dati autobiografici (una sua cugina è nata con questo problema).
“Skianto” è una favola amara, un testo spiazzante che porta a galla un dramma che diventa isolamento e
incomunicabilità. Al centro del palco un attore capace di affrontare sempre nuove sfide.
Un testo lodato da critica e pubblico, un monologo a più voci. Con quali strumenti teatrali e anche personali Filippo Timi si è calato nel personaggio?
«Sono partito dalla scrittura per creare una drammaturgia e un linguaggio – ci ha detto l’attore al telefono -. Parlo in perugino e attraverso il dialetto riesco a esprimere immagini poetiche alte ma anche molto concrete. Raccontare la storia di una bambino nato con questo handicap vuol dire immaginare tutto il suo mondo interiore, il mondo che può esserci in quella scatola. Lungo un arco narrativo ampio,
dall’infanzia all’adolescenza fino alla maturità».
Il titolo cosa vuole trasmettere? Una rottura, un altro orizzonte…
«Uno schianto, perché questo succede quando nasci in tali condizioni, con una scatola chiusa. La vita è uno schianto estremo. E il gioco sull’onomatopea, con il richiamo al linguaggio degli sms, bene esprime il contenuto dello spettacolo».
Spettacolo che ha ispirato un progetto televisivo e uno discografico.
«Il programma televisivo in due puntate è prodotto da Ballandi e andrà in onda su Rai 3 in prima serata a febbraio. Ho preso spunto dal titolo per creare uno show che sarà un omaggio a Sanremo e a Fantastico tra concetti, colori, personaggi e situazioni che strizzano l’occhio al varietà, parlando anche di argomenti che non ti verrebbero mai in mente in questo contesto. E poi “Skianto” è legato anche a un progetto discografico sui maggiori successi di Fred Buscaglione che mi vede impegnato con Massimo
Martellotta: è prodotto dalla Sugar di Caterina Caselli. Le canzoni di Buscaglione sono pezzi molto attoriali, raccontano storie: ci piaceva quel mondo e così abbiamo incominciato a lavorarci».
Teatro o tv, due mondi diversi. In quale Timi è più a suo agio?
«Quando trovi collaboratori con cui lavori bene e ti corrispondono tutto è più facile. Il teatro è il mio mondo, da qui arrivo, ma spesso la tv si avvicina al teatro. Quando ci sono un pubblico e un palco i due mondi si assomigliano».
A quando l’appuntamento su Sky con “I delitti del BarLume”? I fan della serie attendono con ansia.
«Non abbiamo ancora le date, ma l’attesa è breve. All’inizio del prossimo anno saremo in tv».