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Fallou e Allioune: piantato il seme della speranza
Fare in modo che tragedie come queste, nel nostro lago, non succedano mai più. E’ questo il messaggio che la comunità senegalese ha voluto lasciare sabato pomeriggio nel momento di incontro e di preghiera organizzato per salutare i due bambini Fallou e Allioune tragicamente scomparsi una settimana fa nel Lago d’Orta nel tentativo di recuperare il loro pallone finito in acqua. Molte le persone che hanno voluto essere presenti. I compagni di classe dei due bambini che hanno letto alcuni ricordi dei momenti vissuti nella classe IVB frequentata insieme. I compagni della squadra di calcio di Fallou, amante del pallone tanto da distinguersi per la sua voglia di fare allenamento nel settore giovanile del San Maurizio. Tutta la comunità parrocchiale di San Maurizio e Madonna del Sasso nonché tutta la comunità islamica del territorio composta principalmente da marocchini e senegalesi. Commossi gli interventi del sindaco di San Maurizio Diego Bertona e del sottosegretario Franca Biondelli.
«I due paesi coinvolti sono rimasti molto colpiti – ha detto il sindaco – tragedie come queste, quando riguardano i bambini poi, colpiscono sempre nel profondo e non lasciano spazio ad altri pensieri. Tengo a sottolineare il forte senso di unione espresso dalle comunità in queste circostanze». «Condivido da sempre – ha detto Biondelli con la voce rotta dalla commozione – le difficoltà della comunità senegalese. Ed è stato immenso il dolore alla notizia di quanto è successo. I bambini sono angeli a cui non deve essere assegnato un destino così ingiusto». Commosso anche l’intervento dell’imprenditore Frattini, titolare dell’omonima azienda in cui lavora il padre di Fallou. «La presenza di così tante persone – sta ad indicare come queste famiglie erano ben inserite nella nostra comunità. Un forte dolore che ha colpito tutti».
Oltre agli interventi di don Massimo Volpati e del sindaco di Madonna del Sasso Ezio Barbetta, particolarmente sentito quello dell’Imam Mbacke Mahmadarie. «Non ci sono parole per ringraziare tutti coloro che hanno aiutato le famiglie colpite da questo dramma. I soccorritori, le autorità, ma soprattutto tutta la gente comune che si è stretta intorno alle famiglie. Questo affetto è segno di come le nostre culture, benché differenti, possano convivere e aiutarsi a vicenda. E’ la forza dei bambini, del loro vivere la vita con gioia e condividere momenti con i loro coetanei che crea tutto questo. Posso solo augurarmi che questo possa ripetersi in altri momenti. Grazie di cuore a tutti».
Come più volte posto in evidenza, numerose sono state le iniziative solidali per poter pagare il viaggio in Senegal ai due feretri e ai loro parenti. Circa 8 mila euro la cifra necessaria, traguardo che può considerarsi raggiunto. Mercoledì mattina la partenza per Dakar e poi il trasferimento a Djourbel dove verranno sepolti. Una gara di solidarietà che ha avuto un elemento di particolarità. Sono stati i residenti a San Maurizio d’Opaglio a dare il via libera alla raccolta fondi. Una volta compresa la necessità di supporto è poi giunto l’aiuto anche di altre associazioni. La comunità civile, è stata dunque ancora una volta protagonista positiva in questa triste e drammatica vicenda.
«I due paesi coinvolti sono rimasti molto colpiti – ha detto il sindaco – tragedie come queste, quando riguardano i bambini poi, colpiscono sempre nel profondo e non lasciano spazio ad altri pensieri. Tengo a sottolineare il forte senso di unione espresso dalle comunità in queste circostanze». «Condivido da sempre – ha detto Biondelli con la voce rotta dalla commozione – le difficoltà della comunità senegalese. Ed è stato immenso il dolore alla notizia di quanto è successo. I bambini sono angeli a cui non deve essere assegnato un destino così ingiusto». Commosso anche l’intervento dell’imprenditore Frattini, titolare dell’omonima azienda in cui lavora il padre di Fallou. «La presenza di così tante persone – sta ad indicare come queste famiglie erano ben inserite nella nostra comunità. Un forte dolore che ha colpito tutti».
Oltre agli interventi di don Massimo Volpati e del sindaco di Madonna del Sasso Ezio Barbetta, particolarmente sentito quello dell’Imam Mbacke Mahmadarie. «Non ci sono parole per ringraziare tutti coloro che hanno aiutato le famiglie colpite da questo dramma. I soccorritori, le autorità, ma soprattutto tutta la gente comune che si è stretta intorno alle famiglie. Questo affetto è segno di come le nostre culture, benché differenti, possano convivere e aiutarsi a vicenda. E’ la forza dei bambini, del loro vivere la vita con gioia e condividere momenti con i loro coetanei che crea tutto questo. Posso solo augurarmi che questo possa ripetersi in altri momenti. Grazie di cuore a tutti».
Come più volte posto in evidenza, numerose sono state le iniziative solidali per poter pagare il viaggio in Senegal ai due feretri e ai loro parenti. Circa 8 mila euro la cifra necessaria, traguardo che può considerarsi raggiunto. Mercoledì mattina la partenza per Dakar e poi il trasferimento a Djourbel dove verranno sepolti. Una gara di solidarietà che ha avuto un elemento di particolarità. Sono stati i residenti a San Maurizio d’Opaglio a dare il via libera alla raccolta fondi. Una volta compresa la necessità di supporto è poi giunto l’aiuto anche di altre associazioni. La comunità civile, è stata dunque ancora una volta protagonista positiva in questa triste e drammatica vicenda.
Maurizio Ferlaino
Leggi di più sul Corriere di Novara di lunedì 3 luglio 2017
Fare in modo che tragedie come queste, nel nostro lago, non succedano mai più. E’ questo il messaggio che la comunità senegalese ha voluto lasciare sabato pomeriggio nel momento di incontro e di preghiera organizzato per salutare i due bambini Fallou e Allioune tragicamente scomparsi una settimana fa nel Lago d’Orta nel tentativo di recuperare il loro pallone finito in acqua. Molte le persone che hanno voluto essere presenti. I compagni di classe dei due bambini che hanno letto alcuni ricordi dei momenti vissuti nella classe IVB frequentata insieme. I compagni della squadra di calcio di Fallou, amante del pallone tanto da distinguersi per la sua voglia di fare allenamento nel settore giovanile del San Maurizio. Tutta la comunità parrocchiale di San Maurizio e Madonna del Sasso nonché tutta la comunità islamica del territorio composta principalmente da marocchini e senegalesi. Commossi gli interventi del sindaco di San Maurizio Diego Bertona e del sottosegretario Franca Biondelli.
«I due paesi coinvolti sono rimasti molto colpiti – ha detto il sindaco – tragedie come queste, quando riguardano i bambini poi, colpiscono sempre nel profondo e non lasciano spazio ad altri pensieri. Tengo a sottolineare il forte senso di unione espresso dalle comunità in queste circostanze». «Condivido da sempre – ha detto Biondelli con la voce rotta dalla commozione – le difficoltà della comunità senegalese. Ed è stato immenso il dolore alla notizia di quanto è successo. I bambini sono angeli a cui non deve essere assegnato un destino così ingiusto». Commosso anche l’intervento dell’imprenditore Frattini, titolare dell’omonima azienda in cui lavora il padre di Fallou. «La presenza di così tante persone – sta ad indicare come queste famiglie erano ben inserite nella nostra comunità. Un forte dolore che ha colpito tutti».
Oltre agli interventi di don Massimo Volpati e del sindaco di Madonna del Sasso Ezio Barbetta, particolarmente sentito quello dell’Imam Mbacke Mahmadarie. «Non ci sono parole per ringraziare tutti coloro che hanno aiutato le famiglie colpite da questo dramma. I soccorritori, le autorità, ma soprattutto tutta la gente comune che si è stretta intorno alle famiglie. Questo affetto è segno di come le nostre culture, benché differenti, possano convivere e aiutarsi a vicenda. E’ la forza dei bambini, del loro vivere la vita con gioia e condividere momenti con i loro coetanei che crea tutto questo. Posso solo augurarmi che questo possa ripetersi in altri momenti. Grazie di cuore a tutti».
Come più volte posto in evidenza, numerose sono state le iniziative solidali per poter pagare il viaggio in Senegal ai due feretri e ai loro parenti. Circa 8 mila euro la cifra necessaria, traguardo che può considerarsi raggiunto. Mercoledì mattina la partenza per Dakar e poi il trasferimento a Djourbel dove verranno sepolti. Una gara di solidarietà che ha avuto un elemento di particolarità. Sono stati i residenti a San Maurizio d’Opaglio a dare il via libera alla raccolta fondi. Una volta compresa la necessità di supporto è poi giunto l’aiuto anche di altre associazioni. La comunità civile, è stata dunque ancora una volta protagonista positiva in questa triste e drammatica vicenda.
«I due paesi coinvolti sono rimasti molto colpiti – ha detto il sindaco – tragedie come queste, quando riguardano i bambini poi, colpiscono sempre nel profondo e non lasciano spazio ad altri pensieri. Tengo a sottolineare il forte senso di unione espresso dalle comunità in queste circostanze». «Condivido da sempre – ha detto Biondelli con la voce rotta dalla commozione – le difficoltà della comunità senegalese. Ed è stato immenso il dolore alla notizia di quanto è successo. I bambini sono angeli a cui non deve essere assegnato un destino così ingiusto». Commosso anche l’intervento dell’imprenditore Frattini, titolare dell’omonima azienda in cui lavora il padre di Fallou. «La presenza di così tante persone – sta ad indicare come queste famiglie erano ben inserite nella nostra comunità. Un forte dolore che ha colpito tutti».
Oltre agli interventi di don Massimo Volpati e del sindaco di Madonna del Sasso Ezio Barbetta, particolarmente sentito quello dell’Imam Mbacke Mahmadarie. «Non ci sono parole per ringraziare tutti coloro che hanno aiutato le famiglie colpite da questo dramma. I soccorritori, le autorità, ma soprattutto tutta la gente comune che si è stretta intorno alle famiglie. Questo affetto è segno di come le nostre culture, benché differenti, possano convivere e aiutarsi a vicenda. E’ la forza dei bambini, del loro vivere la vita con gioia e condividere momenti con i loro coetanei che crea tutto questo. Posso solo augurarmi che questo possa ripetersi in altri momenti. Grazie di cuore a tutti».
Come più volte posto in evidenza, numerose sono state le iniziative solidali per poter pagare il viaggio in Senegal ai due feretri e ai loro parenti. Circa 8 mila euro la cifra necessaria, traguardo che può considerarsi raggiunto. Mercoledì mattina la partenza per Dakar e poi il trasferimento a Djourbel dove verranno sepolti. Una gara di solidarietà che ha avuto un elemento di particolarità. Sono stati i residenti a San Maurizio d’Opaglio a dare il via libera alla raccolta fondi. Una volta compresa la necessità di supporto è poi giunto l’aiuto anche di altre associazioni. La comunità civile, è stata dunque ancora una volta protagonista positiva in questa triste e drammatica vicenda.
Maurizio Ferlaino
Leggi di più sul Corriere di Novara di lunedì 3 luglio 2017