E’ guerra ai “vampiri” degli oleodotti

E’ guerra ai “vampiri” degli oleodotti
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TRECATE - Li chiamano i “vampiri” degli oleodotti. E la loro presenza, in crescita esponenziale, sta cominciando davvero a creare serie preoccupazioni e a richiedere la messa in campo di impegnative contromisure. I ladri di carburante stanno prendendo di mira i 2.700 km di oleodotti che attraversano la penisola con una frequenza sempre più insistente: solo nel 2015, secondo i dati dell’Unione Petrolifera, sono stati registrati 165 casi di “attacchi”, praticamente uno ogni due giorni, messi a segno non da sprovveduti ma da veri e propri “specialisti” del settore.  E il nostro territorio  non fa eccezione. Lo sanno bene alla raffineria Sarpom di Trecate, i cui 450 km di oleodotti (che servono depositi di stoccaggio in Piemonte, Lombardia e Liguria e comprendono anche quello per il rifornimento  all’aeroporto Malpensa) hanno subito tre furti di gasolio o benzina nel 2015 e ben sei nei soli primi quattro mesi di quest’anno. Un trend in impennata che ha ovviamente allarmato l’azienda, non solo e non tanto per la perdita economica: «La più grande preoccupazione, oltre al furto di prodotto immesso illegalmente sul mercato e al danno sull’integrità degli oleodotti, - sottolinea infatti il direttore della Sarpom Edoardo Mirgone - è rappresentata dal potenziale impatto ambientale che questi prelievi illegali potrebbero causare, se si verificassero sversamenti nei campi. Non è poi trascurabile l’aspetto della sicurezza per la pubblica incolumità dal momento che si tratta pur sempre di sostanze infiammabili... Per non dire del rischio di una possibile interruzione di pubblico servizio. Basta pensare a Malpensa: cosa accadrebbe se gli aerei restassero senza carburante?». La Sarpom - ricorda Mirgone, insieme con il responsabile delle “pipe lines” Enio Gheza - dispone di un’avanzata tecnologia, che consente di identificare in tempo reale qualsiasi tipo di furto dagli oleodotti: in raffineria a Trecate è operativa una sala di controllo che monitora la rete  24 ore al giorno e 7 giorni su 7. Inoltre, sono state intensificate le ispezioni lungo le linee, affidate a personale interno e ad una società di security. Ma non basta...

Laura Cavalli

Leggi L’articolo integrale sul Corriere di Novara di sabato 28 maggio 2016

TRECATE - Li chiamano i “vampiri” degli oleodotti. E la loro presenza, in crescita esponenziale, sta cominciando davvero a creare serie preoccupazioni e a richiedere la messa in campo di impegnative contromisure. I ladri di carburante stanno prendendo di mira i 2.700 km di oleodotti che attraversano la penisola con una frequenza sempre più insistente: solo nel 2015, secondo i dati dell’Unione Petrolifera, sono stati registrati 165 casi di “attacchi”, praticamente uno ogni due giorni, messi a segno non da sprovveduti ma da veri e propri “specialisti” del settore.  E il nostro territorio  non fa eccezione. Lo sanno bene alla raffineria Sarpom di Trecate, i cui 450 km di oleodotti (che servono depositi di stoccaggio in Piemonte, Lombardia e Liguria e comprendono anche quello per il rifornimento  all’aeroporto Malpensa) hanno subito tre furti di gasolio o benzina nel 2015 e ben sei nei soli primi quattro mesi di quest’anno. Un trend in impennata che ha ovviamente allarmato l’azienda, non solo e non tanto per la perdita economica: «La più grande preoccupazione, oltre al furto di prodotto immesso illegalmente sul mercato e al danno sull’integrità degli oleodotti, - sottolinea infatti il direttore della Sarpom Edoardo Mirgone - è rappresentata dal potenziale impatto ambientale che questi prelievi illegali potrebbero causare, se si verificassero sversamenti nei campi. Non è poi trascurabile l’aspetto della sicurezza per la pubblica incolumità dal momento che si tratta pur sempre di sostanze infiammabili... Per non dire del rischio di una possibile interruzione di pubblico servizio. Basta pensare a Malpensa: cosa accadrebbe se gli aerei restassero senza carburante?». La Sarpom - ricorda Mirgone, insieme con il responsabile delle “pipe lines” Enio Gheza - dispone di un’avanzata tecnologia, che consente di identificare in tempo reale qualsiasi tipo di furto dagli oleodotti: in raffineria a Trecate è operativa una sala di controllo che monitora la rete  24 ore al giorno e 7 giorni su 7. Inoltre, sono state intensificate le ispezioni lungo le linee, affidate a personale interno e ad una società di security. Ma non basta...

Laura Cavalli

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