Dopo la rissa in piazza Martiri, 15 giorni di chiusura per il “Plaza”

Dopo la rissa in piazza Martiri, 15 giorni di chiusura per il “Plaza”
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NOVARA, Continuano senza sosta le indagini della Polizia di Stato per ricostruire la dinamica dell’episodio della rissa avvenuto nella notte tra lunedì e martedì in piazza Martiri, a Novara.

“Dai primi accertamenti effettuati dagli agenti della Squadra Mobile è emerso che i due protagonisti della vicenda – rileva la Questura - non sono nuovi a episodi di questo genere. Tra gli svariati precedenti del ventenne italiano spiccano in particolare reati in materia di stupefacenti, una rapina commessa non molto tempo fa e comportamenti qualificati in termini di bullismo. Il ragazzo senegalese, M. T., oltre a precedenti per lesioni, reati contro il patrimonio ed evasione risulta ben noto alle Forze dell’Ordine in quanto nel luglio del 2012, durante la proiezione su maxi schermo della finale di calcio degli Europei, sempre in piazza Martiri, si arrampicava sul monumento sito al centro della piazza determinando la caduta di una lastra di marmo, con ferimento di una ragazza”. Dunque, considerate le condotte e l’indole dei due avventori, il Questore di Novara ha emesso il provvedimento di avviso orale a carico degli stessi, che vengono formalmente invitati a comportarsi in maniera conforme alla legge.

Tale provvedimento si iscrive all’interno di un’azione a più ampio raggio di prevenzione e contrasto da parte della Questura degli episodi di violenza e di degrado che continuano a verificarsi in città, soprattutto nelle ore serali e nelle zone centrali della “movida”. Queste ragioni hanno indotto il Questore di Novara, dopo i fatti di lunedì notte, a sospendere la licenza al locale “Plaza” che rimarrà chiuso per 15 giorni. Con questo provvedimento l’Autorità di Pubblica Sicurezza ha voluto dare un segnale forte all’opinione pubblica e ai gestori degli esercizi pubblici, ai quali la legge impone il controllo delle condotte tenute dalla propria clientela sia all’interno, sia fuori dai locali soprattutto ai fini di collaborare con le Forze dell’Ordine nella prevenzione e repressione di disordini e comportamenti improntati all’illegalità.

Mo.c.

NOVARA, Continuano senza sosta le indagini della Polizia di Stato per ricostruire la dinamica dell’episodio della rissa avvenuto nella notte tra lunedì e martedì in piazza Martiri, a Novara.

Dai primi accertamenti effettuati dagli agenti della Squadra Mobile è emerso che i due protagonisti della vicenda – rileva la Questura - non sono nuovi a episodi di questo genere. Tra gli svariati precedenti del ventenne italiano spiccano in particolare reati in materia di stupefacenti, una rapina commessa non molto tempo fa e comportamenti qualificati in termini di bullismo. Il ragazzo senegalese, M. T., oltre a precedenti per lesioni, reati contro il patrimonio ed evasione risulta ben noto alle Forze dell’Ordine in quanto nel luglio del 2012, durante la proiezione su maxi schermo della finale di calcio degli Europei, sempre in piazza Martiri, si arrampicava sul monumento sito al centro della piazza determinando la caduta di una lastra di marmo, con ferimento di una ragazza”. Dunque, considerate le condotte e l’indole dei due avventori, il Questore di Novara ha emesso il provvedimento di avviso orale a carico degli stessi, che vengono formalmente invitati a comportarsi in maniera conforme alla legge.

Tale provvedimento si iscrive all’interno di un’azione a più ampio raggio di prevenzione e contrasto da parte della Questura degli episodi di violenza e di degrado che continuano a verificarsi in città, soprattutto nelle ore serali e nelle zone centrali della “movida”. Queste ragioni hanno indotto il Questore di Novara, dopo i fatti di lunedì notte, a sospendere la licenza al locale “Plaza” che rimarrà chiuso per 15 giorni. Con questo provvedimento l’Autorità di Pubblica Sicurezza ha voluto dare un segnale forte all’opinione pubblica e ai gestori degli esercizi pubblici, ai quali la legge impone il controllo delle condotte tenute dalla propria clientela sia all’interno, sia fuori dai locali soprattutto ai fini di collaborare con le Forze dell’Ordine nella prevenzione e repressione di disordini e comportamenti improntati all’illegalità.

Mo.c.

 

 

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