Dopo il ‘no’ ai pozzi a Carpignano, dal Pd la proposta di una oil free zone

NOVARA - "Anche la Regione si è espressa contro i pozzi di Carpignano Sesia, dando Forza alle indicazioni arrivate dal territorio – commenta il consigliere delegato all'Ambiente della Provincia di Novara, Giuseppe Cremona, che esprime, a nome dell'Amministrazione provinciale, vivo apprezzamento per il ‘no’ al pozzo di Carpignano, arrivato ieri dalla Giunta presieduta da Sergio Chiamparino - Il parere negativo sul progetto di apertura di un pozzo esplorativo per la ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi era già stato dato nel marzo del 2015 tramite una delibera del Consiglio provinciale, che metteva in luce le potenziali ricadute negative sull’assetto socio-economico di un territorio vocato alle produzioni agroalimentari e ricco di risorse idriche da tutelare. Quello della Regione è un ulteriore passaggio importante, frutto di un corposo e scrupoloso lavoro corale con decine di incontri sia tecnici sia politici - prosegue Cremona - Va tuttavia ricordato che i pareri espressi da Provincia e Regione, così come dai Comuni, hanno solo valore consuntivo e che la decisione finale sarà presa a livello ministeriale. Auspichiamo che la posizione così netta di contrarietà ai pozzi espressa dalle amministrazioni locali e dai cittadini non venga trascurata".
Sulla questione interviene anche il Pd novarese. "Una vittoria dei cittadini, degli amministratori locali e della buona politica – sostiene la segreteria provinciale del Partito - Da anni sosteniamo che il progetto è incompatibile con l'assetto socio-economico di un territorio particolarmente vocato alle produzioni agroalimentari e viti-vinicole di pregio. Motivazioni che ritroviamo nella delibera della Giunta regionale e che danno ragione all'iniziativa politica condotta in questi anni dai cittadini di Carpignano e dagli amministratori locali della provincia di Novara". "Ora bisogna passare dalla fase della protesta a quella della proposta – commentano Mauro Gavinelli, segretario provinciale del Pd e Fabrizio Barini, responsabile ambiente, ecologia e territorio del partito - L'istituzione di una oil free zone e di un Biodistretto che coinvolga i Comuni delle sponde del Sesia rappresentano una credibile prospettiva di sviluppo che mette al centro l'economia sostenibile, le eccellenze agroalimentari e le bellezze paesaggistiche ovvero i grandi giacimenti di ricchezza di cui dispone il territorio e che vanno sfruttati".
Domenico Rossi, consigliere regionale Pd: “Con una delibera di giunta votata martedì, la Regione Piemonte ha detto no al pozzo esplorativo di Carpignano Sesia, dando parere negativo al Ministero dello Sviluppo. Una decisione che accolgo con grande soddisfazione. Questa delibera è la prova che sui problemi comuni si possono trovare soluzioni condivise - continua Rossi - Una scelta che chiude un lavoro che da mesi mi ha visto impegnato in prima persona con tutto il gruppo del Pd in Consiglio Regionale. Un percorso cominciato sul territorio, ascoltando proposte ed istanze, e chiusosi con la presentazione il 26 marzo 2015 di un Ordine del Giorno, approvato l'11 novembre – aggiunge il consigliere Democratico, primo firmatario - che rappresentava la sintesi di quanto emerso e che viene ripreso in molti contenuti della delibera, a partire dal riconoscimento della vocazione del territorio interessato dal progetto”.
Un passo importante ed atteso dai cittadini e da tanti Comuni del territorio. «La posizione della Regione emerge chiaramente dalla delibera - sostiene Rossi - ringrazio il Presidente Chiamparino e la Giunta per l'attenzione rivolta al tema approfondito in ogni suo aspetto, dalla tutela e la salvaguardia delle risorse idriche, fino ai possibili scenari incidentali passando dalle emissioni in atmosfera e l'inquinamento acustico”.
mo.c.
NOVARA - "Anche la Regione si è espressa contro i pozzi di Carpignano Sesia, dando Forza alle indicazioni arrivate dal territorio – commenta il consigliere delegato all'Ambiente della Provincia di Novara, Giuseppe Cremona, che esprime, a nome dell'Amministrazione provinciale, vivo apprezzamento per il ‘no’ al pozzo di Carpignano, arrivato ieri dalla Giunta presieduta da Sergio Chiamparino - Il parere negativo sul progetto di apertura di un pozzo esplorativo per la ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi era già stato dato nel marzo del 2015 tramite una delibera del Consiglio provinciale, che metteva in luce le potenziali ricadute negative sull’assetto socio-economico di un territorio vocato alle produzioni agroalimentari e ricco di risorse idriche da tutelare. Quello della Regione è un ulteriore passaggio importante, frutto di un corposo e scrupoloso lavoro corale con decine di incontri sia tecnici sia politici - prosegue Cremona - Va tuttavia ricordato che i pareri espressi da Provincia e Regione, così come dai Comuni, hanno solo valore consuntivo e che la decisione finale sarà presa a livello ministeriale. Auspichiamo che la posizione così netta di contrarietà ai pozzi espressa dalle amministrazioni locali e dai cittadini non venga trascurata".
Sulla questione interviene anche il Pd novarese. "Una vittoria dei cittadini, degli amministratori locali e della buona politica – sostiene la segreteria provinciale del Partito - Da anni sosteniamo che il progetto è incompatibile con l'assetto socio-economico di un territorio particolarmente vocato alle produzioni agroalimentari e viti-vinicole di pregio. Motivazioni che ritroviamo nella delibera della Giunta regionale e che danno ragione all'iniziativa politica condotta in questi anni dai cittadini di Carpignano e dagli amministratori locali della provincia di Novara". "Ora bisogna passare dalla fase della protesta a quella della proposta – commentano Mauro Gavinelli, segretario provinciale del Pd e Fabrizio Barini, responsabile ambiente, ecologia e territorio del partito - L'istituzione di una oil free zone e di un Biodistretto che coinvolga i Comuni delle sponde del Sesia rappresentano una credibile prospettiva di sviluppo che mette al centro l'economia sostenibile, le eccellenze agroalimentari e le bellezze paesaggistiche ovvero i grandi giacimenti di ricchezza di cui dispone il territorio e che vanno sfruttati".
Domenico Rossi, consigliere regionale Pd: “Con una delibera di giunta votata martedì, la Regione Piemonte ha detto no al pozzo esplorativo di Carpignano Sesia, dando parere negativo al Ministero dello Sviluppo. Una decisione che accolgo con grande soddisfazione. Questa delibera è la prova che sui problemi comuni si possono trovare soluzioni condivise - continua Rossi - Una scelta che chiude un lavoro che da mesi mi ha visto impegnato in prima persona con tutto il gruppo del Pd in Consiglio Regionale. Un percorso cominciato sul territorio, ascoltando proposte ed istanze, e chiusosi con la presentazione il 26 marzo 2015 di un Ordine del Giorno, approvato l'11 novembre – aggiunge il consigliere Democratico, primo firmatario - che rappresentava la sintesi di quanto emerso e che viene ripreso in molti contenuti della delibera, a partire dal riconoscimento della vocazione del territorio interessato dal progetto”.
Un passo importante ed atteso dai cittadini e da tanti Comuni del territorio. «La posizione della Regione emerge chiaramente dalla delibera - sostiene Rossi - ringrazio il Presidente Chiamparino e la Giunta per l'attenzione rivolta al tema approfondito in ogni suo aspetto, dalla tutela e la salvaguardia delle risorse idriche, fino ai possibili scenari incidentali passando dalle emissioni in atmosfera e l'inquinamento acustico”.
mo.c.