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Il cambio di rotta
Prosegue il duello a distanza ad alte sfere sul Treno ad alta velocità che un giorno (forse) collegherà in primis Torino e Lione e poi le due città al resto d’Europa in modo da agevolare in particolare lo scambio di merci e ridurre il traffico su gomma.
L’ultima bordata del vicepremier penstastellato Luigi Di Maio è arrivata ieri, diretta all’omologo lumbard Matteo Salvini (ma anche al premier Conte):
“La Lega era No Tav: c’è stato un momento in cui era contraria alla Torino-Lione, poi ha cambiato idea. Ma da sola non ha i numeri per farla passare: dovrà chiedere i voti del Pd, ma poi dovrà spiegarlo ai suoi elettori… Come dico sempre: non si tratta tanto di vincere, dipende soprattutto da come vinci”.