Fallimento

Dentix Novara, prosegue l’impegno di Federconsumatori: 120 assistiti

"Grazie al nostro intervento si sta lavorando sulla sospensione dei pagamenti e sulla possibilità di terminare le cure odontoiatriche presso altri studi dentistici".

Dentix Novara, prosegue l’impegno di Federconsumatori: 120 assistiti
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Dentix Novara, prosegue l’impegno di Federconsumatori: 120 assistiti e primi risultati con le Società Finanziarie.

Dentix Novara

"Dalla chiusura delle sedi della multinazionale spagnola Dentix a Novara abbiamo fornito assistenza a circa 120 persone, vittime in molti casi - spiega Daniele Testaverde, responsabile novarese Federconsumatori- di lavori odontoiatrici rimasti a metà o provvisori ed esposti con le società di finanziamento per le cure previste; grazie all’impegno dei nostri Legali abbiamo appurato che Dentix non ha chiesto fallimento ma solo la procedura di concordato preventivo il che significa tempi lunghi e risultati incerti. Ma abbiamo affrontato anche il fronte delle Società di finanziamento, in particolare Cofidis e Fiditalia: grazie al nostro intervento si sta lavorando sulla sospensione dei pagamenti e sulla possibilità di terminare le cure odontoiatriche presso altri studi dentistici, o in convenzione con le finanziarie, riavviando cosi solo in un secondo tempo i finanziamenti rimasti aperti, oppure chiudendo il finanziamento e liberando il cliente da ogni rapporto con la finanziaria. Alcune finanziarie sembrano disponibili ad accettare di quantificare il saldo rimanente, evitando ulteriori perizie a carico dei pazienti.

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Infine tramite la nostra sede regionale abbiamo avuto positive verifiche con l’Associazione regionale dei Dentisti per trovare soluzioni di miglior favore per quanti necessitano di proseguire o ultimare le cure rimaste in sospeso presso Dentix assicurando serietà e qualità del servizio.
Inutile nascondersi – conclude Testaverde - però che gli animi dei pazienti sono esasperati e molti di costoro, privi della necessaria documentazione utile al proseguimento delle cure, minacciano di rivolgesi all’Autorità di Pubblica Sicurezza al fine di ottenere lo sblocco di queste assurde situazioni".

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