Cyberbullismo arriva la legge regionale

Cyberbullismo, approvata anche in Piemonte la legge per il contrasto e la prevenzione.

Cyberbullismo arriva la legge regionale
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Cyberbullismo, approvata anche in Piemonte la legge per il contrasto e la prevenzione.

Il cyberbullismo

«Una legge con cui Regione Piemonte vuole fare la propria parte per sostenere le vittime di bullismo e le figure adulte di riferimento». Il Consigliere Regionale Domenico Rossi commenta così l’approvazione della Legge Regionale per la promozione e il sostegno di azioni di prevenzione

e contrasto del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo di cui è primo firmatario. «Tra le tante iniziative previste dalla legge - commenta Rossi -  due sono davvero innovative: l’istituzione del patentino regionale per l’uso della Rete e dei social network e l’istituzione dei centri specializzati di cura per i disturbi da episodi di bullismo e cyberbullismo». Con il primo la Regione Piemonte sarà la prima in Italia a dotarsi di uno standard formativo per tutti i ragazzi e le ragazze che frequentano le scuole piemontesi. I centri specializzati, invece, dovranno individuare dei percorsi di sostegno e cura specifici, attraverso equipe multidisciplinari.

L'iniziativa

Tutto il provvedimento è sostenuto da un approccio “mite” in linea con la Legge nazionale 71/17, a prima firma della Senatrice piemontese Elena Ferrara. «Per garantire un costante coinvolgimento e un coordinamento delle attività - aggiunge Rossi - sarà costituito un Tavolo Tecnico regionale. Saranno chiamati a partecipare il Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, il Co.Re.Com. e l’Osservatorio permanente sul fenomeno». La legge non trascura, infine, un’attenzione specifica alla cura dei ragazzi colpiti dal fenomeno, siano essi vittime o autori degli atti di bullismo. Per questo saranno importanti anche esperienze di responsabilizzazione, anche attraverso percorsi di peer education. Da un punto di vista economico la legge prevede l’aggiunta in bilancio di 200.000 euro all’anno, per il prossimo triennio, per finanziare le attività previste.

«Ritengo - conclude Rossi - che il testo oggi approvato dia delle risposte alle richieste di insegnanti, genitori e ragazzi.  Sono felice che siamo stati in grado di mantenere la promessa fatta a Paolo Picchio in sede di presentazione della Proposta di Legge nel marzo del 2017. Anche il Piemonte ha messo in campo strumenti ed azioni per scongiurare tragiche vicende come quella che ha coinvolto sua figlia Carolina”.