Cyberbullisimo, papà Paolo: "Così si compromette la legge dedicata alla mia Carolina"
"L'intenso lavoro intrapreso a sua memoria rischia di essere vanificato"

"L'intenso lavoro intrapreso a sua memoria rischia di essere vanificato"
"L'intenso lavoro intrapreso a memoria di Carolina, rischia di essere vanificato da una norma che non ha più come focus il minorenne (sia vittima che autore) di condotte prevaricatorie ed offensive della dignità della persona" fa sapere Paolo Picchio, papà di Carolina.
L'oleggese Carolina Picchio, a più di tre anni dalla sua scomparsa, è divenuta simbolo di un impegno condiviso e trasversale contro il cyberbullismo, in una logica di promozione dell'uso consapevole e positivo della Rete e dei social network da parte delle nuove generazioni.
Il territorio novarese ha saputo reagire a quella drammatica e imprevedibile tragedia con attività di promozione e sensibilizzazione a partite dalle scuole e in collaborazione con le Forze dell'Ordine. In particolare Paolo Picchio ha sempre sostenuto la necessità di individuare strumenti, misure e iniziative di carattere preventivo, educativo e nell'ottica del recupero delle vittime come pure dei responsabili, proprio perché minorenni, ai quali lo Stato deve fornire gli strumenti per comprendere quanto il fenomeno possa nuocere alla comunità.
Il testo, che la Senatrice novarese Elena Ferrara aveva portato all'attenzione del Parlamento nel 2013 come prima firmataria aveva raccolto il voto unanime del Senato. Il disegno di legge nella sua originale stesura non era contro la Rete, bensì positivamente ispirato ad un intervento legislativo dal valore educativo e preventivo, nell'interesse esclusivo dei soggetti minorenni. Lo stesso testo, tuttavia, dopo il passaggio nelle Commissioni riunite Affari Costituzionali e Giustizia della Camera dei Deputati presenta delle modifiche dal carattere sanzionatorio, in contrasto con lo spirito iniziale della legge approvata all'unanimità dal Senato. Il provvedimento, inoltre, non è più focalizzato sui minori, ma interessa tutto il rapporto tra l'utenza e gli strumenti digitali, senza distinzioni.