Crac Phonemedia: ancora un rinvio

NOVARA, Un giudice che compone il collegio per uno dei processi relativi a uno dei casi che più ha fatto discutere Novara negli scorsi anni, la vicenda del crac “Phonemedia”, lascia il capoluogo gaudenziano e così dovrà cambiare il collegio. Motivo per cui, martedì, all’ultima udienza del processo, quando era previsto l’ascolto del curatore fallimentare, la dottoressa Cinzia Marnati, c’è stato un semplice, l’ennesimo, rinvio ai prossimi mesi.
Si andrà ora sino al 18 settembre. In quell’occasione sarà ascoltato il curatore fallimentare e 7 testi che saranno ora citati dalla parte civile, ossia dall’avvocato Antonio Costa Barbè, che assiste una ventina di ex dipendenti del call center.
Martedì i difensori degli imputati non hanno prestato il consenso alla testimonianza di Marnati, preferendo che la teste venga ascoltata direttamente dal nuovo collegio che si formerà. Hanno però concesso l’acquisizione di quanto sinora fatto nel corso del dibattimento, ossia l’ascolto del commissario giudiziario, che ha parlato in aula nelle scorse udienze.
mo.c.
NOVARA, Un giudice che compone il collegio per uno dei processi relativi a uno dei casi che più ha fatto discutere Novara negli scorsi anni, la vicenda del crac “Phonemedia”, lascia il capoluogo gaudenziano e così dovrà cambiare il collegio. Motivo per cui, martedì, all’ultima udienza del processo, quando era previsto l’ascolto del curatore fallimentare, la dottoressa Cinzia Marnati, c’è stato un semplice, l’ennesimo, rinvio ai prossimi mesi.
Si andrà ora sino al 18 settembre. In quell’occasione sarà ascoltato il curatore fallimentare e 7 testi che saranno ora citati dalla parte civile, ossia dall’avvocato Antonio Costa Barbè, che assiste una ventina di ex dipendenti del call center.
Martedì i difensori degli imputati non hanno prestato il consenso alla testimonianza di Marnati, preferendo che la teste venga ascoltata direttamente dal nuovo collegio che si formerà. Hanno però concesso l’acquisizione di quanto sinora fatto nel corso del dibattimento, ossia l’ascolto del commissario giudiziario, che ha parlato in aula nelle scorse udienze.
mo.c.