Così la guerra diventa “santa”…
ROMENTINO – Ospite d’eccezione all’istituto “Pascal” di Romentino: Alessandro Barbero, storico e scrittore di fama internazionale, ha infatti tenuto agli studenti delle classi III AL, IV AL, III BL, III CL IV DL e III BI una conferenza sull’idea di guerra santa nella storia, «contestualizzandola ai giorni nostri – spiegano gli insegnanti di Lettere, Storia e Filosofia Massimo De Bernardi (che ha organizzato l’evento), Elisa Costanzo, Giuse Ruggerone e Chiara Monfroglio – alla luce dei recenti avvenimenti in Europa e Medio Oriente. Un’esperienza culturale che ha particolarmente interessato i ragazzi che hanno affollato l’aula magna della scuola. Grazie ad alcuni riferimenti al suo libro “Benedette guerre. Crociate e jihad”, Barbero ha fatto comprendere ai ragazzi come il concetto di “guerra” sia cambiato con le diverse interpretazioni religiose nella storia fino ad assumere quello di “guerra santa” delle attuali cronache. Esponendo l’esperienza dei primi cristiani, che avevano un atteggiamento di totale rifiuto nel prendere le armi a tal punto da subire il martirio per la scelta dell’obiezione di coscienza, è poi passato a illustrare come, con la cristianizzazione dell’Impero romano, una guerra venisse considerata “giusta” poiché indetta dall’Imperatore, il cui potere discendeva direttamente da Dio. Con l’avvento della prima Crociata la concezione di “guerra” cambia ulteriormente, diventando un “pellegrinaggio armato” per liberare Gerusalemme. I possibili peccati commessi durante la spedizione, compreso l’omicidio, erano perdonati dal Papa ancora prima della partenza dei “pellegrini” portando, man mano che il termine “crociata” assumeva i significati di oggi, l’assassinio di un infedele a non essere più considerato immorale».
Lalla Negri
Leggi l’articolo integrale sul “Corriere di Novara” di sabato 21 marzo
ROMENTINO – Ospite d’eccezione all’istituto “Pascal” di Romentino: Alessandro Barbero, storico e scrittore di fama internazionale, ha infatti tenuto agli studenti delle classi III AL, IV AL, III BL, III CL IV DL e III BI una conferenza sull’idea di guerra santa nella storia, «contestualizzandola ai giorni nostri – spiegano gli insegnanti di Lettere, Storia e Filosofia Massimo De Bernardi (che ha organizzato l’evento), Elisa Costanzo, Giuse Ruggerone e Chiara Monfroglio – alla luce dei recenti avvenimenti in Europa e Medio Oriente. Un’esperienza culturale che ha particolarmente interessato i ragazzi che hanno affollato l’aula magna della scuola. Grazie ad alcuni riferimenti al suo libro “Benedette guerre. Crociate e jihad”, Barbero ha fatto comprendere ai ragazzi come il concetto di “guerra” sia cambiato con le diverse interpretazioni religiose nella storia fino ad assumere quello di “guerra santa” delle attuali cronache. Esponendo l’esperienza dei primi cristiani, che avevano un atteggiamento di totale rifiuto nel prendere le armi a tal punto da subire il martirio per la scelta dell’obiezione di coscienza, è poi passato a illustrare come, con la cristianizzazione dell’Impero romano, una guerra venisse considerata “giusta” poiché indetta dall’Imperatore, il cui potere discendeva direttamente da Dio. Con l’avvento della prima Crociata la concezione di “guerra” cambia ulteriormente, diventando un “pellegrinaggio armato” per liberare Gerusalemme. I possibili peccati commessi durante la spedizione, compreso l’omicidio, erano perdonati dal Papa ancora prima della partenza dei “pellegrini” portando, man mano che il termine “crociata” assumeva i significati di oggi, l’assassinio di un infedele a non essere più considerato immorale».
Lalla Negri
Leggi l’articolo integrale sul “Corriere di Novara” di sabato 21 marzo