Cordoglio a Novara: è morto Sandrino Berutti, in arte Re Biscottino

Cordoglio a Novara: è morto Sandrino Berutti, in arte Re Biscottino
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NOVARA, Si è spento questa notte Sandrino Berutti, per ben 15 anni, dal 2002 al 2017, maschera carnevalesca per eccellenza della città di Novara.

Era lui, infatti, Re Biscottino, colui che, con la Regina Cuneta (al secolo Giusy Sardo), ogni Carnevale prendeva le redini della città. A lui ogni sindaco, in questi 15 anni, ha dovuto consegnare le chiavi di Novara. Un animo goliardico, ironico, senza peli sulla lingua. Ciò che non andava bene, non aveva problemi e lo diceva in maniera schietta e diretta all’interessato, compresi tutti i primi cittadini che si sono alternati durante il suo regno. Vicende belle e brutte che, ovviamente, riferiva sempre in rigoroso dialetto novarese.

Classe 1938, era malato da tempo. Da tre anni lottava come un leone contro una malattia che lo aveva colpito. Era stato oltre un mese in ospedale e da venerdì si trovava a I Tigli.

Geometra, conduttore radiofonico molto apprezzato per molti anni e promotore della ‘novaresità’, ereditò lo scettro di Re da un altro grande sovrano del Carnevale novarese, Enrico Tacchini, che fu Re Biscottino dal 1981 sino ai primi anni del 2000. Come raccontava lo stesso Berutti, fu il Ricu ad andare da lui a chiedere di assumere il ruolo di sovrano di Novara. Sandrino, come era conosciuto, aveva in qualche modo già abdicato lo scorso febbraio, in favore di Renato Sardo, nuovo Re Biscottino.

La regina lo ricorda con grande affetto: “Ho condiviso con lui 10 anni di manifestazioni carnevalesche. Abbiamo creato insieme l’associazione Re Biscottino di Novara, aiutando moltissime associazioni di solidarietà. Sarà difficile dimenticarlo”.

Monica Curino

Per saperne di più leggi il Corriere di Novara in edicola lunedì 13 novembre


NOVARA, Si è spento questa notte Sandrino Berutti, per ben 15 anni, dal 2002 al 2017, maschera carnevalesca per eccellenza della città di Novara.

Era lui, infatti, Re Biscottino, colui che, con la Regina Cuneta (al secolo Giusy Sardo), ogni Carnevale prendeva le redini della città. A lui ogni sindaco, in questi 15 anni, ha dovuto consegnare le chiavi di Novara. Un animo goliardico, ironico, senza peli sulla lingua. Ciò che non andava bene, non aveva problemi e lo diceva in maniera schietta e diretta all’interessato, compresi tutti i primi cittadini che si sono alternati durante il suo regno. Vicende belle e brutte che, ovviamente, riferiva sempre in rigoroso dialetto novarese.

Classe 1938, era malato da tempo. Da tre anni lottava come un leone contro una malattia che lo aveva colpito. Era stato oltre un mese in ospedale e da venerdì si trovava a I Tigli.

Geometra, conduttore radiofonico molto apprezzato per molti anni e promotore della ‘novaresità’, ereditò lo scettro di Re da un altro grande sovrano del Carnevale novarese, Enrico Tacchini, che fu Re Biscottino dal 1981 sino ai primi anni del 2000. Come raccontava lo stesso Berutti, fu il Ricu ad andare da lui a chiedere di assumere il ruolo di sovrano di Novara. Sandrino, come era conosciuto, aveva in qualche modo già abdicato lo scorso febbraio, in favore di Renato Sardo, nuovo Re Biscottino.

La regina lo ricorda con grande affetto: “Ho condiviso con lui 10 anni di manifestazioni carnevalesche. Abbiamo creato insieme l’associazione Re Biscottino di Novara, aiutando moltissime associazioni di solidarietà. Sarà difficile dimenticarlo”.

Monica Curino

Per saperne di più leggi il Corriere di Novara in edicola lunedì 13 novembre

 

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