Controlli sui cantieri: sequestrato cantiere ed escavatori per gestione illecita di rifiuti

NOVARA, I militari del Nucleo investigativo del gruppo Carabinieri Forestale di Novara hanno sottoposto a sequestro, negli scorsi giorni, un’area di cantiere collocata a Novara. L’area è stata sottoposta a sequestro unitamente a quattro mezzi di cantiere, tra i quali anche un frantoio mobile, tutti utilizzati per i lavori in corso di esecuzione nell’area oggetto dell’accertamento.
All’interno del cantiere la ditta stava procedendo alla trito-vagliatura di materiale derivante dalla demolizione di un capannone, posto sull’area e adesso demolito del tutto, e alla riutilizzazione, all’interno dell’area, del materiale da demolizione così trattato. Il progetto prevedeva la riconversione del sito, inizialmente occupato da un capannone ormai dismesso, per essere riutilizzato per una nuova destinazione commerciale, ma nulla era stato previsto per la gestione e il trattamento dei rifiuti prodotti nel sito. I lavori erano stati avviati da pochi giorni.
E’ stato contestato il reato di gestione illecita di rifiuti e operato il sequestro preventivo del cantiere, dei rifiuti e dei quattro mezzi utilizzati nell’attività oggetto di contestazione, al fine di interrompere il prosieguo dell’azione criminosa ed evitare che il reato potesse essere portato a ulteriori conseguenze. All’interno dell’area, di circa mezzo ettaro di estensione, era depositata una ingente quantità di rifiuti da demolizione. Una parte dei rifiuti era stata già utilizzata per effettuare riempimenti in sito.
Dagli accertamenti condotti, l’opera risulterebbe anche essere stata realizzata in difformità alla normativa edilizia. Inoltre, è stato rilevato che parte dei rifiuti sono stati depositati in area demaniale, a ridosso del corso di due rii minori limitrofi al sito. Per i fatti sono stati segnalati all’autorità giudiziaria due cittadini italiani, il rappresentante legale della società proprietaria del’area e committente dei lavori e il rappresentante legale della ditta esecutrice delle opere. I reati contestati sono la gestione illecita di rifiuti e l’esecuzione di opera edilizia in violazione della normativa di riferimento. Il sequestro è stato convalidato dal G.I.P. di Novara il 29 gennaio scorso.
mo.c.
NOVARA, I militari del Nucleo investigativo del gruppo Carabinieri Forestale di Novara hanno sottoposto a sequestro, negli scorsi giorni, un’area di cantiere collocata a Novara. L’area è stata sottoposta a sequestro unitamente a quattro mezzi di cantiere, tra i quali anche un frantoio mobile, tutti utilizzati per i lavori in corso di esecuzione nell’area oggetto dell’accertamento.
All’interno del cantiere la ditta stava procedendo alla trito-vagliatura di materiale derivante dalla demolizione di un capannone, posto sull’area e adesso demolito del tutto, e alla riutilizzazione, all’interno dell’area, del materiale da demolizione così trattato. Il progetto prevedeva la riconversione del sito, inizialmente occupato da un capannone ormai dismesso, per essere riutilizzato per una nuova destinazione commerciale, ma nulla era stato previsto per la gestione e il trattamento dei rifiuti prodotti nel sito. I lavori erano stati avviati da pochi giorni.
E’ stato contestato il reato di gestione illecita di rifiuti e operato il sequestro preventivo del cantiere, dei rifiuti e dei quattro mezzi utilizzati nell’attività oggetto di contestazione, al fine di interrompere il prosieguo dell’azione criminosa ed evitare che il reato potesse essere portato a ulteriori conseguenze. All’interno dell’area, di circa mezzo ettaro di estensione, era depositata una ingente quantità di rifiuti da demolizione. Una parte dei rifiuti era stata già utilizzata per effettuare riempimenti in sito.
Dagli accertamenti condotti, l’opera risulterebbe anche essere stata realizzata in difformità alla normativa edilizia. Inoltre, è stato rilevato che parte dei rifiuti sono stati depositati in area demaniale, a ridosso del corso di due rii minori limitrofi al sito. Per i fatti sono stati segnalati all’autorità giudiziaria due cittadini italiani, il rappresentante legale della società proprietaria del’area e committente dei lavori e il rappresentante legale della ditta esecutrice delle opere. I reati contestati sono la gestione illecita di rifiuti e l’esecuzione di opera edilizia in violazione della normativa di riferimento. Il sequestro è stato convalidato dal G.I.P. di Novara il 29 gennaio scorso.
mo.c.