Attualità

Comitato di Varallo Pombia su Malpensa: “Bisogna porre la questione della sentenza Quintavalle”

Lo scenario rispetto al 1998 è notevolmente più complicato

Comitato di Varallo Pombia su Malpensa: “Bisogna porre la questione della sentenza Quintavalle”

Il Comitato dei cittadini di Varallo Pombia per l’aeroporto di Malpensa ha recentemente posto l’accento sulle azioni da intraprendere per progettare il futuro di Malpensa, anche sulla scorta delle evidenze della cosiddetta Sentenza Quintavalle.

Il richiamo del Comitato al tema della sicurezza

E’ con un nuovo comunicato che il Comitato dei cittadini di Varallo Pombia per l’aeroporto di Malpensa torna a porre l’accento sulla questione sicurezza e inquinamento per lo scalo lombardo. “I nostri comitati – scrive il presidente Ferruccio Gallanti – da tempo illustrano la realtà operativa e le ricadute dirette e indirette e richiamano i responsabili a verificare la coerenza procedurale disposta da regolamenti ICAO-ENAC-EASA. I nostri comunicati sono diretti anche alle associazioni ambientaliste, ai comitati, ai responsabili del CUV, del COR2, ai cittadini lombardi e piemontesi. Tale nostro agire rappresenta una elementare evidenza, un semplice riscontro degli eventi e della attualità operativa di Malpensa, a 25 anni dal varo di Malpensa2000. Come è possibile che i sindaci del CUV, del COR2 e quelli piemontesi sorvolati dalle rotte in decollo, in uno scenario di rotte sperimentali spesso “liberalizzate”, non rivendichino l’assoluta trasparenza del Piano di Emergenza Esterna-PEE a tutela dei propri cittadini?”.

“Bisogna riproporre l’attualità della sentenza Quintavalle”

“In attesa che il Prefetto di Novara riconosca il ruolo della sua Provincia ed esiga l’integrazione dello stesso Piano di Emergenza-PEE di Malpensa e che il Prefetto di Varese renda trasparente il dettaglio del carico antropico, degli indici di affollamento delle edificazioni sorvolate, in una informativa destinata ai cittadini interessati – continua Gallanti – è indispensabile riproporre l’attualità della storica “sentenza Quintavalle”.

Allora si sancì un principio importante

“Ma come valutare lo scenario territorio/habitat/cittadini e l’impatto atmosferico, dalla sentenza Quintavalle in poi e le stime degli scenari futuri? – si chiedono dal Comitato – considerato lo scenario del Masterplan2035, con 300 mila movimenti/anno, ci troveremo di fronte ad una escalation dell’inquinamento atmosferico? La vicenda Quintavalle nasce nel 1999, a seguito della denuncia del proprietario di un’area boschiva di 220 ettari sorvolata dagli aerei provenienti da Malpensa, con segni evidenti di un inquinamento devastante per le piante, e da quelle 100mila piante sottoposte ai residui incombusti del carburante scaricati dagli aerei in decollo da Malpensa. Da questa denuncia è stata poi emessa la sentenza “Quintavalle”. La perizia del CTU Prof. Genevini si è fondata su campionamenti eseguiti negli anni 2002-2003; un’analisi in sostanza, circoscritta allo stato operativo dell’aeroporto di  Malpensa dell’epoca. Un arco temporale che aveva, pertanto e addirittura, compreso il periodo dal 1948 (anno di inizio attività civile-commerciale dello scalo) al 2001. Un periodo di 53 anni nei quali il numero dei movimenti/aerei è risultato di 1,4 milioni. Negli anni ’90 il numero dei movimenti era risultato di circa 30mila/anno, mentre solo nel 1999/2000/2001, con l’avvento dell’hub Malpensa 2000, i movimenti si sono attestati sopra i 200mila/anno. La somma dei movimenti (ossia atterraggi e decolli) dell’arco temporale 2002-2024, rivela numeri moltiplicati, impressionanti.

Lo scenario attuale

“Negli ultimi 23 anni – conclude il presidente Gallanti – l’impatto atmosferico è correlato ad oltre 4,5 milioni di movimenti aerei, numero tre volte superiore al periodo che ha sancito quel “danno permanente”, quella sorta di disastro ambientale, che ha portato alla sentenza Quintavalle. Le evidenze soprastanti delineano e rispecchiano, probabilmente, con uno scenario di oltre 300mila movimenti/anno, una possibile ulteriore escalation delle ricadute atmosferiche. Il Masterplan2035 ha adeguatamente valutato i riscontri materiali e le proiezioni future, tenuto conto delle conclamate ed acclarate evidenze della Sentenza Quintavalle? Quali sono gli interventi e le verifiche che devono essere effettuati sull’habitat ? Quale indagine epidemiologica specifica deve essere attivata ? In quali zone specifiche? Attendiamo risposte esaustive”.