Cinque arresti per droga da parte dei Carabinieri

Cinque arresti per droga da parte dei Carabinieri
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NOVARA, Cinque uomini, tutti marocchini irregolari sul territorio italiano, sono stati arrestati dai Carabinieri delle Compagnie di Novara e Arona, coordinati dal comando provinciale di baluardo Lamarmora, con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio. Il tutto in due indagini distinte, ma connesse tra loro da alcuni elementi.

Quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse a seguito dell’indagine della Compagnia di Arona, iniziata nel 2015, sullo spaccio che avveniva in una vasta area del Borgomanerese, soprattutto nelle zone boschive. Sono le medesime zone interessate  dall’operazione della Compagnia di Novara, che ha portato a due fermi di indiziato di delitto, sempre con le stesse ipotesi di reato (uno dei due e' coinvolto anche nell'indagine di Arona). I collegamenti tra le due operazioni, coordinate da pm Marco Grandolfo, sono dovute alla frequentazione tra i cinque marocchini, tutti senza fissa dimora e che si riparavano in aree del Milanese, così come nelle aree boschive scelte per lo spaccio.

Per fermare il gruppo di marocchini sono stati impiegati 30 militari dell'Arma. Interessate le aree boschive di Cavaglio d'Agogna, Suno, sino ad arrivare nel Vergante.

mo.c.

NOVARA, Cinque uomini, tutti marocchini irregolari sul territorio italiano, sono stati arrestati dai Carabinieri delle Compagnie di Novara e Arona, coordinati dal comando provinciale di baluardo Lamarmora, con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio. Il tutto in due indagini distinte, ma connesse tra loro da alcuni elementi.

Quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse a seguito dell’indagine della Compagnia di Arona, iniziata nel 2015, sullo spaccio che avveniva in una vasta area del Borgomanerese, soprattutto nelle zone boschive. Sono le medesime zone interessate  dall’operazione della Compagnia di Novara, che ha portato a due fermi di indiziato di delitto, sempre con le stesse ipotesi di reato (uno dei due e' coinvolto anche nell'indagine di Arona). I collegamenti tra le due operazioni, coordinate da pm Marco Grandolfo, sono dovute alla frequentazione tra i cinque marocchini, tutti senza fissa dimora e che si riparavano in aree del Milanese, così come nelle aree boschive scelte per lo spaccio.

Per fermare il gruppo di marocchini sono stati impiegati 30 militari dell'Arma. Interessate le aree boschive di Cavaglio d'Agogna, Suno, sino ad arrivare nel Vergante.

mo.c.

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