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Centro prelievi Arona, precedenza per gestanti sparita. L'Asl: "Un disguido"

Il cartello "incriminato" è stato poi ripristinato

Centro prelievi Arona, precedenza per gestanti sparita. L'Asl: "Un disguido"
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Centro prelievi Arona, precedenza per gestanti sparita. L'Asl: "Un disguido. Siamo spiacenti per il possibile disagio".

Centro prelievi

Le future mamme che si sono recate al centro prelievi di Arona negli ultimi giorni si sono trovate un'amara sorpresa. Se solo il mese scorso la donne in stato di gravidanza godevano della precedenza, così come i bambini sotto agli 8 anni, alcune di queste ci hanno segnalato che questo <diritto> era stato letteralmente cancellato.

Sui cartelli posti accanto agli sportelli, infatti, la dicitura relativa alla precedenza per le donne in stato interessante è stata cancellata incollando strisce bianche. Quindi, riassumendo, coloro che hanno l'agenda di gravidanza fornita dalla Regione Piemonte e dunque hanno già il foglio con l'etichetta per l'esame a cui sottoporsi, non devono fare la coda per raggiungere lo sportello, però poi quella per fare l'esame sì.

L'attesa

Lunedì 22 una futura mamma ha atteso, ad esempio, 20 numeri prima di poter accedere. Chiaramente questo non rappresenta chissà quale problema: certo è che una donna, nel corso della sua gravidanza, deve recarsi al centro prelievi minimo una volta al mese (se si tratta di una gravidanza fisiologica) ma se ha dei problemi di salute che devono essere tenuti sotto controllo, la presenza aumenta. In questi giorni anche il caldo non scherza e attendere lungamente non rappresenta la situazione ideale per una gestante.

La replica dell'Asl

Pare però si sia trattato di un disguido. La direzione dell'Asl di Novara, da noi interpellate sulla questione, ha rassicurato che la situazione tornerà rapidamente alla normalità: <Dopo una verifica telefonica con il Direttore del Distretto Area Nord, stiamo provvedendo alla stampa di un nuovo cartello in considerazione che in tutte le sedi dei Centri Prelievi viene riconosciuta la priorità ai disabili, ai bambini e alle donne in gravidanza. Probabilmente è stato un disguido e siamo spiacenti per il possibile disagio arrecato ad alcune donne prossime a diventare mamme>.

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