Catalogna: gli “spagnoli” si dividono

Catalogna: gli “spagnoli” si dividono
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Referendum in Spagna, le due facce della medaglia. Favorevoli e contrari. La testimonianza di Andrea Orlandi (nella foto con la maglia dell'Apoel), centrocampista del Novara, nato a Barcellona e cresciuto calcisticamente nella “cantera” blaugrana, racchiude un altro punto di vista altrettanto sentito da parte della popolazione della Catalogna, composta anche da tanti immigrati da altre zone della Spagna: «Personalmente io non voglio l’indipendenza, anche se mia moglie e la sua famiglia sono di Barcellona, e come me ci sono tante altre persone - racconta - Io non mi sento catalano, ma italiano per via dei miei genitori. Il referendum e? illegale. Sono d’accordo pero? che sia legittimo per i catalani votare su quello che vogliono fare, ma le cose si devono fare per bene». Orlandi parla e scrive catalano, imparato alla scuola italiana, e ha una visione diretta della questione: «So cosa significa il sentimento catalano - ha aggiunto il centrocampista azzurro - Nel contratto che firmi per andare a giocare nel Barcellona tra le clausole c’e? il rispetto della cultura catalana, della lingua e dell’identita?».
Ora si apre uno scenario di difficile interpretazione: «Non sara? semplice - conclude - Una soluzione potrebbe essere l’intervento dell’Unione Europea, per indire magari un referendum ufficiale. E l’esito potrebbe essere sorprendente».
Paolo De Luca

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Referendum in Spagna, le due facce della medaglia. Favorevoli e contrari. La testimonianza di Andrea Orlandi (nella foto con la maglia dell'Apoel), centrocampista del Novara, nato a Barcellona e cresciuto calcisticamente nella “cantera” blaugrana, racchiude un altro punto di vista altrettanto sentito da parte della popolazione della Catalogna, composta anche da tanti immigrati da altre zone della Spagna: «Personalmente io non voglio l’indipendenza, anche se mia moglie e la sua famiglia sono di Barcellona, e come me ci sono tante altre persone - racconta - Io non mi sento catalano, ma italiano per via dei miei genitori. Il referendum e? illegale. Sono d’accordo pero? che sia legittimo per i catalani votare su quello che vogliono fare, ma le cose si devono fare per bene». Orlandi parla e scrive catalano, imparato alla scuola italiana, e ha una visione diretta della questione: «So cosa significa il sentimento catalano - ha aggiunto il centrocampista azzurro - Nel contratto che firmi per andare a giocare nel Barcellona tra le clausole c’e? il rispetto della cultura catalana, della lingua e dell’identita?».
Ora si apre uno scenario di difficile interpretazione: «Non sara? semplice - conclude - Una soluzione potrebbe essere l’intervento dell’Unione Europea, per indire magari un referendum ufficiale. E l’esito potrebbe essere sorprendente».
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