Castelletto piange per Gera, scomparso a 46 anni
Lutto anche nella vicina Borgo Ticino

Castelletto piange per Marco Gerallini, storico tifoso della Roma e amico di una generazione intera di castellettesi.
Castelletto piange Gera
La malattia lo aveva colpito circa quattro mesi fa, ma nessuno in paese si aspettava di dovergli dire addio in così breve tempo. Tutta Castelletto è rimasta sconvolta per Marco Gerallini, scomparso a soli 46 anni nella frazione borgoticinese di Gagnago, dove viveva da qualche tempo con la moglie Chiara e la figlia Iside, di appena 3 anni. Nonostante si fosse trasferito in un altro paese e le sue origini fossero della zona di Frosinone, Gerallini era un volto conosciutissimo a Castelletto.
Il ricordo degli amici
Tutti coloro che lo hanno conosciuto conservano un bellissimo ricordo di lui. "Abbiamo passato insieme gli anni della nostra gioventù - dice l’amico Oscar Nicoletti - poi la vita ti porta a scegliere strade diverse e per un certo periodo non ci siamo più frequentati. Impossibile non ricordarlo per il lungo periodo che ha passato a Castelletto. Lo si vedeva sempre al bancone del circolino di via Cavour, di fronte allo studio della mia famiglia. Era un vero personaggio, Marco per certi versi era un po’ un pazzo, ma con lui non ci si poteva annoiare ed è sempre stato una persona buona come il pane. Era estroso, parlava con tutti e se qualcuno aveva bisogno di lui non si tirava mai indietro".
Un tifoso e un grande lavoratore
Per anni Gerallini ha lavorato all’azienda Santini, dove era impiegato come saldatore metallico. "Abbiamo lavorato insieme per dieci anni - racconta l’amico Giuseppe Stuto - ed eravamo amici. Come me era un grande amante dello sport, anche se lui era un tifoso sfegatato della Roma e per questo, dal momento che io invece sono juventino, ogni volta che ci vedevamo partiva il classico sfottò. Abbiamo vissuto insieme gli anni della gioventù, prima che si trasferisse per un periodo a Besozzo, il paese della sua Chiara. Conoscendola è cambiato molto, con lei ha “messo la testa a posto” e ha messo su famiglia. A settembre, come un macigno, è arrivata la notizia della malattia che rapidamente ha consumato le sue energie. Lui ha affrontato anche quest’ultima sfida con coraggio. A testa alta. Ai suoi amici scriveva e mandava video per lanciare un messaggio importante. Ci diceva: “Se io sto affrontando positivamente questa sfida, dalla quale so che non potrò uscire vittorioso, voi vivete la vostra vita senza farvi abbattere dai problemi che invece si possono superare”".