Caso Zion Smart Shop: la vicenda si allarga

Caso Zion Smart Shop: la vicenda si allarga
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NOVARA, Altro fascicolo, a Novara, per la vicenda relativa a un fatto che qualche anno fa fece molto discutere in città, ossia la storia dello Zion Smart Shop di viale Volta. Un’attività che, tra i primi mesi del 2015 e l’aprile successivo (quando il negozio chiuse), fu al centro di un caso eclatante e davvero senza precedenti a Novara. Una storia che è arrivata a coinvolgere anche altre parti d’Italia, visto che il negozio, che si occupava di vendita di cellulari e pc, grazie all’utilizzo dell’e-commerce e del web, era riuscito in poco tempo (aveva aperto a fine 2014) a raccogliere migliaia di clienti. Martedì, all’ultima udienza relativa alla prima tranche della vicenda, che vede alla sbarra un 33enne, titolare del negozio, il Tribunale ha deciso per l’unificazione dei due procedimenti, mentre l’imputato ha chiesto di essere giudicato con rito abbreviato. L’udienza è quindi stata aggiornata. A febbraio 2018, ci sarà la riunione dei vari fascicoli, la discussione è invece fissata al 3 aprile successivo.

L’accusa contestata dalla Procura è quella di truffa. L’uomo, in qualità di titolare dell’omonima ditta individuale di commercio elettronico di materiale informatico ed elettronico, «con artifizi e raggiri, consistiti nell’effettuare numerosissime vendite sottocosto, inducendo in errore gli acquirenti circa la convenienza dei prezzi rispetto a quelli del mercato, determinandoli ad accettare il pagamento immediato della merce a fronte della promessa di consegna successiva e, infine, non adempiendo ai propri obblighi di consegna agli acquirenti, si procurava ingiusti profitti con pari danno dei contraenti». Sono state oltre 400 le vittime.

Monica Curino

Per saperne di più leggi il Corriere di Novara in edicola


NOVARA, Altro fascicolo, a Novara, per la vicenda relativa a un fatto che qualche anno fa fece molto discutere in città, ossia la storia dello Zion Smart Shop di viale Volta. Un’attività che, tra i primi mesi del 2015 e l’aprile successivo (quando il negozio chiuse), fu al centro di un caso eclatante e davvero senza precedenti a Novara. Una storia che è arrivata a coinvolgere anche altre parti d’Italia, visto che il negozio, che si occupava di vendita di cellulari e pc, grazie all’utilizzo dell’e-commerce e del web, era riuscito in poco tempo (aveva aperto a fine 2014) a raccogliere migliaia di clienti. Martedì, all’ultima udienza relativa alla prima tranche della vicenda, che vede alla sbarra un 33enne, titolare del negozio, il Tribunale ha deciso per l’unificazione dei due procedimenti, mentre l’imputato ha chiesto di essere giudicato con rito abbreviato. L’udienza è quindi stata aggiornata. A febbraio 2018, ci sarà la riunione dei vari fascicoli, la discussione è invece fissata al 3 aprile successivo.

L’accusa contestata dalla Procura è quella di truffa. L’uomo, in qualità di titolare dell’omonima ditta individuale di commercio elettronico di materiale informatico ed elettronico, «con artifizi e raggiri, consistiti nell’effettuare numerosissime vendite sottocosto, inducendo in errore gli acquirenti circa la convenienza dei prezzi rispetto a quelli del mercato, determinandoli ad accettare il pagamento immediato della merce a fronte della promessa di consegna successiva e, infine, non adempiendo ai propri obblighi di consegna agli acquirenti, si procurava ingiusti profitti con pari danno dei contraenti». Sono state oltre 400 le vittime.

Monica Curino

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