Caso Polstrada e soccorsi pilotati: il racconto di un teste

Caso Polstrada e soccorsi pilotati: il racconto di un teste
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NOVARA, Primo teste al processo sull’inchiesta per corruzione e concussione sui controlli e sugli interventi di soccorso sull’A4 Torino-Milano. Un’indagine che, a novembre, ha portato all’arresto di 4 agenti della Polstrada di Novara Est. Alla sbarra si trovano il capopattuglia Angelo Deleonibus e l’imprenditore Massimiliano Grossi, della G.D. Service. In aula, un addetto al soccorso stradale di Ivrea. “Son andato a Cameri – ha raccontato - al deposito G.D. Service per prelevare l’auto di alcuni conoscenti, che era rimasta in panne. Io intervenivo per il proseguimento di un soccorso, per riportare l’auto da me, più in zona”. E ancora: “Mentre rientro, con me un amico, in A4 mi ferma la Stradale. Il poliziotto voleva multarmi, dicendo che stavo facendo un trasporto per conto terzi, ma non era così. La multa sarebbe stata da 12mila euro. L’agente, dopo un po’, mi ha detto avrebbe stracciato tutto. Dovevo però richiamare l’officina di Cameri per riportare indietro l’auto e il mio carroattrezzi. Un servizio per cui mi furono chiesti 700 euro”. Ancora il rivenditore di Ivrea: “Il giorno dopo ho telefonato a Grossi, dicendo che non ero intenzionato a pagare quanto chiestomi. Poco dopo mi ha chiamato l’agente che mi aveva fermato, che mi chiedeva perché non volessi pagare. Mi disse di richiamare l’officina e di accordarmi anche a meno, facendomi intendere che avrebbe ancora potuto multarmi”. Il teste non chiamò più la G.D. Service e non pagò nulla, anche perché erano già in corso le indagini. Altre udienze il 16 e 23 settembre.mo.c.

NOVARA, Primo teste al processo sull’inchiesta per corruzione e concussione sui controlli e sugli interventi di soccorso sull’A4 Torino-Milano. Un’indagine che, a novembre, ha portato all’arresto di 4 agenti della Polstrada di Novara Est. Alla sbarra si trovano il capopattuglia Angelo Deleonibus e l’imprenditore Massimiliano Grossi, della G.D. Service. In aula, un addetto al soccorso stradale di Ivrea. “Son andato a Cameri – ha raccontato - al deposito G.D. Service per prelevare l’auto di alcuni conoscenti, che era rimasta in panne. Io intervenivo per il proseguimento di un soccorso, per riportare l’auto da me, più in zona”. E ancora: “Mentre rientro, con me un amico, in A4 mi ferma la Stradale. Il poliziotto voleva multarmi, dicendo che stavo facendo un trasporto per conto terzi, ma non era così. La multa sarebbe stata da 12mila euro. L’agente, dopo un po’, mi ha detto avrebbe stracciato tutto. Dovevo però richiamare l’officina di Cameri per riportare indietro l’auto e il mio carroattrezzi. Un servizio per cui mi furono chiesti 700 euro”. Ancora il rivenditore di Ivrea: “Il giorno dopo ho telefonato a Grossi, dicendo che non ero intenzionato a pagare quanto chiestomi. Poco dopo mi ha chiamato l’agente che mi aveva fermato, che mi chiedeva perché non volessi pagare. Mi disse di richiamare l’officina e di accordarmi anche a meno, facendomi intendere che avrebbe ancora potuto multarmi”. Il teste non chiamò più la G.D. Service e non pagò nulla, anche perché erano già in corso le indagini. Altre udienze il 16 e 23 settembre.mo.c.