Busta sospetta alla Lavazza: è tentata estorsione
La Procura ha aperto un'inchiesta.

La busta sospetta che è stata inviata alla Lavazza di Torino lo scorso venerdì 5 aprile ha fatto si che la Procura di Torino aprisse un’inchiesta per tentata estorsione. Lo riportano i colleghi della nuovaperiferia.it
Busta sospetta
La procura di Torino ha aperto un fascicolo per la busta contenente della polvere sospetta recapitata venerdì 5 aprile alla Lavazza. Si ipotizza infatti il reato di tentata estorsione.
Le altre buste
Buste simili sono state inviate anche nello stabilimento della Vergnano e della Ferrero. Si tratta di buste spedite dal Belgio. con all’interno un messaggio scritto in lingua inglese: “Dateci i soldi oppure avveleneremo i vostri prodotti”. Son quindi subito iniziati gli accertamenti da parte della Digos.
Appendino e Lega
Stando alle informazioni reperite sino ad ora, la busta inviata al sindaco di Torino Chiara Appendino e quella inviata a un consigliere di circoscrizione della Lega, Alessandro Sciretti non avrebbero nulla a che vedere con quelle recapitate alle tre aziende.
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