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Brucia la Valle Cannobina: lambite le baite

CAVAGLIO SPOCCIA - Paura in Valle Cannobina per un vasto incendio che nella notte tra sabato e domenica è divampato sulle alture di Cavaglio e Spoccia. Le fiamme si sono sprigionate intorno alla una nelle vicinanze dell’alpe Biuse ed hanno rapidamente avuto gioco facile del terreno particolarmente secco di questo periodo. I roghi hanno interessato i boschi di castagno compresi tra Gurrone e Cavaglio San Donnino e si è temuto per le baite degli alpeggi vicini. Per tutta la notte la zona è stata monitorata e le operazioni di spegnimento sono proseguite anche nella giornata di domenica. Sul posto hanno operato i vigili del fuoco del comando provinciale di Verbania e del distaccamento di Santa Maria Maggiore, oltre all’Aib di Cannobio: in tutto una trentina di uomini. Domenica in tarda mattinata la situazione era già sotto controllo ma si è reso necessario l’intervento dell’elicottero dei Carabinieri Forestali per spegnere gli ultimi focolai e completare le operazioni di bonifica. A preoccupare vi era il vento che avrebbe potuto rialimentare i roghi. La situazione è ora sotto controllo. Sulle cause dell’incendio al momento non si scarta nessuna ipotesi. L’incendio della Valle Cannobina segue quello di pochi giorni fa in Valle Vigezzo dove a prendere fuoco era stato il pendio montano che sovrasta la statale 337, tra Re e il confine italo-svizzero di Ponte Ribellasca: in quel caso si era temuto per le abitazioni del paesino di Olgia ma fortunatamente i roghi erano stati spenti prontamente e non si sono verificati rischi concreti e pericoli per le case della frazione di Re.
m.d.a.
CAVAGLIO SPOCCIA - Paura in Valle Cannobina per un vasto incendio che nella notte tra sabato e domenica è divampato sulle alture di Cavaglio e Spoccia. Le fiamme si sono sprigionate intorno alla una nelle vicinanze dell’alpe Biuse ed hanno rapidamente avuto gioco facile del terreno particolarmente secco di questo periodo. I roghi hanno interessato i boschi di castagno compresi tra Gurrone e Cavaglio San Donnino e si è temuto per le baite degli alpeggi vicini. Per tutta la notte la zona è stata monitorata e le operazioni di spegnimento sono proseguite anche nella giornata di domenica. Sul posto hanno operato i vigili del fuoco del comando provinciale di Verbania e del distaccamento di Santa Maria Maggiore, oltre all’Aib di Cannobio: in tutto una trentina di uomini. Domenica in tarda mattinata la situazione era già sotto controllo ma si è reso necessario l’intervento dell’elicottero dei Carabinieri Forestali per spegnere gli ultimi focolai e completare le operazioni di bonifica. A preoccupare vi era il vento che avrebbe potuto rialimentare i roghi. La situazione è ora sotto controllo. Sulle cause dell’incendio al momento non si scarta nessuna ipotesi. L’incendio della Valle Cannobina segue quello di pochi giorni fa in Valle Vigezzo dove a prendere fuoco era stato il pendio montano che sovrasta la statale 337, tra Re e il confine italo-svizzero di Ponte Ribellasca: in quel caso si era temuto per le abitazioni del paesino di Olgia ma fortunatamente i roghi erano stati spenti prontamente e non si sono verificati rischi concreti e pericoli per le case della frazione di Re.
m.d.a.