Blitz in cascina: recuperati animali denutriti

Cani, oche, galline, pulcini e conigli stremati dalla fame e dalla sete.

Blitz in cascina: recuperati animali denutriti
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Blitz in cascina a Vespolate: recuperati animali denutriti. Cani, oche, galline, pulcini e conigli stremati dalla fame e dalla sete.

Blitz in cascina: recuperati animali denutriti

Dopo diverse segnalazioni e alcuni sopralluoghi, il blitz disposto dal sindaco, autorità competente, è scattato il 1° settembre. In un cascinale di Vespolate sono stati recuperati diversi animali da cortile e da compagnia da tempo tenuti in stato di denutrizione dal padrone di casa. Poco cibo, poca acqua: cani, gatti, oche, conigli, galli, galline e pulcini. Quando sono arrivati sul posto la Polizia municipale di Vespolate, i volontari dell’Associazione Meta (Movimento Etico Tutela Animali e Ambiente attiva in tutta Italia e che adesso ha anche una sede a Novara) accompagnati da un medico dell’Asl di Novara, e con la presenza di supporto dei Carabinieri Forestale, la situazione si è presentata complessa come le più recenti segnalazioni avevano indicato. Nel cortile, infatti, in mezzo ai rovi che infestano gran parte dell’area, c’erano anche carcasse di animali morti di stenti, avicoli soprattutto, ma anche un cane. La ventina di volontari arrivata da Biella e Milano si è occupata del recupero di oche, conigli, galline, pulcini.

«Erano stremati, molto provati dalla fame e dalla sete»

«Erano stremati, molto provati dalla fame e dalla sete. Ad alto rischio di mortalità e, purtroppo, alcuni di loro sono poi morti nei nostri rifugi nonostante abbiamo cercato di intervenire tempestivamente». A parlare è Valerio Vassallo, volontario Meta di Biella che ha in custodia gli animali. «Purtroppo non è stato possibile catturare tutti gli avicoli presenti in cascina – aggiunge Vassallo -, dovremo tornare il prima possibile. Aspettiamo solo l’ok per procedere. Nel frattempo si rende necessario costruire per i nuovi arrivati da Vespolate dei ripari per l’inverno. Abbiamo avuto 6- 7 decessi ma gli altri animali stanno già meglio e dobbiamo provvedere loro. Lanciamo l’appello: noi volontari non cerchiamo soldi ma, ad esempio, assi grezze spesse almeno 2 centimetri, cemento e coperture per realizzare i pollai. Chi volesse darci una mano può contattarci al numero di telefono 347 8306210». I quattro cani messi in salvo sono invece in custodia dell’Enpa al canile sanitario di Novara.

In difficoltà anche il padrone di casa

Ad aggravare la situazione lo stato di degrado in cui viveva lo stesso padrone di casa. «Non possiamo parlare di un aguzzino – dice una volontaria che ha seguito il caso -. Abbiamo trovato in cascina una persona indifesa e in difficoltà, bisognosa di cure, non in grado di badare a se stessa e figuriamoci a tutti quegli animali. Aveva scelto di isolarsi nonostante il tentativo, che avevamo già fatto, di proporgli un aiuto o di appoggiarsi alla sua famiglia che sabato, quando è stata contattata, è arrivata subito».

Tante le segnalazioni

Del caso, da oltre un anno, si era interessata anche l’associazione “Amici dei gatti” di Galliate che tramite la responsabile Daniela Monfroglio aveva chiesto l’aiuto dell’Asl, poi intervenuta per un sopralluogo. Un contatto con il 40enne l’aveva avuto anche Meta, ma senza possibilità di entrare in cascina per verificare lo stato di salute degli animali. «Seguivamo il caso. Avevamo girato tutte le segnalazioni che ci erano arrivate a chi di dovere – spiega il sindaco di Vespolate Pierluigi Migliavacca -. In cascina c’erano già state nel tempo delle visite dell’Asl con la Polizia locale ma tutto era risultato regolare. Solo le segnalazioni più recenti hanno portato alla richiesta di intervento da verbale dell’Asl. Da qui l’ordinanza. Sono stati allertati anche i servizi sociali per prendersi cura dell’uomo che si è dimostrato collaborativo e che ha promesso di raccogliere gli animali restanti per affidarli a chi potrà prendersene cura».
ari.mar.

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