Bimba morì in piscina, a processo il bagnino

Bimba morì in piscina, a processo il bagnino
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NOVARA, Udienza dedicata alla difesa, ieri in Tribunale a Novara, al processo con rito abbreviato per Lorenzo Testa, bagnino novarese di 21 anni, accusato di omicidio colposo per la morte di una bimba di 11 anni, il 27 agosto 2012, alla piscina comunale Acquapark di Trecate. Per lui il pm Nicola Serianni, nelle scorse udienze, ha chiesto una condanna a un anno. Quel giorno una bimba marocchina si era tuffata in acqua, salvo poi non riemergere. Una vicenda che, lo scorso anno, ha visto la Procura di Novara chiedere il rinvio a giudizio per Testa e per Roberto Travaglino, 50 anni, gestore della piscina. Per lui, che sta seguendo il processo ordinario, la prossima udienza è il 6 ottobre.

Il difensore di Testa, l’avvocato Claudio Bossi, ha sostenuto sin dall’inizio come il suo assistito non abbia colpe e, anzi, si sia subito prodigato per salvare la piccola. Tesi che ha avvalorato ancora ieri, con una serie di esami condotti da alcuni consulenti, chiedendone l'assoluzione L’udienza è stata aggiornata al 23 novembre per eventuali repliche del pm e la sentenza.

mo.c.

Per saperne di più leggi il Corriere di Novara in edicola

NOVARA, Udienza dedicata alla difesa, ieri in Tribunale a Novara, al processo con rito abbreviato per Lorenzo Testa, bagnino novarese di 21 anni, accusato di omicidio colposo per la morte di una bimba di 11 anni, il 27 agosto 2012, alla piscina comunale Acquapark di Trecate. Per lui il pm Nicola Serianni, nelle scorse udienze, ha chiesto una condanna a un anno. Quel giorno una bimba marocchina si era tuffata in acqua, salvo poi non riemergere. Una vicenda che, lo scorso anno, ha visto la Procura di Novara chiedere il rinvio a giudizio per Testa e per Roberto Travaglino, 50 anni, gestore della piscina. Per lui, che sta seguendo il processo ordinario, la prossima udienza è il 6 ottobre.

Il difensore di Testa, l’avvocato Claudio Bossi, ha sostenuto sin dall’inizio come il suo assistito non abbia colpe e, anzi, si sia subito prodigato per salvare la piccola. Tesi che ha avvalorato ancora ieri, con una serie di esami condotti da alcuni consulenti, chiedendone l'assoluzione L’udienza è stata aggiornata al 23 novembre per eventuali repliche del pm e la sentenza.

mo.c.

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