Bassorilievo crollato, chiesti tre mesi

Una donna, colpita, finì in Rianimazione.

Bassorilievo crollato, chiesti tre mesi
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Bassorilievo crollato, chiesti tre mesi. Una donna, colpita, finì in Rianimazione.

Bassorilievo crollato, chiesti tre mesi

Il bassorilievo della statua di Vittorio Emanuele II, una lastra di 230 chili, in piazza Martiri, si era staccato il primo luglio del 2012, quasi sei anni fa dunque, in occasione della finalissima dei Campionati europei di calcio tra Italia e Spagna, con tantissimi tifosi in piazza a seguire il match sul maxi-schermo. Uno staccamento che aveva portato al ferimento di una donna, Donatella Belardi, psicologa della provincia di Pavia, educatrice in una comunità per minori a Novara; che finì in Rianimazione e che ora vive con un’invalidità dell’8%.

Un 23enne si era arrampicato sul monumento

Quella sera, a un tratto, qualcuno si era arrampicato sul monumento, che era privo di transenne, determinando il cedimento di uno dei bassorilievi. Ora, a processo in Tribunale a Novara, per quella vicenda il pubblico ministero Cristina Cerullo ha chiesto una condanna a 3 mesi per Mohamed Touré, senegalese di 23 anni, finito alla sbarra per lesioni colpose.
Stando all’accusa sarebbe lui il giovane che è salito sulla statua, provocando il distacco del bassorilievo, per il pm non ci sarebbe alcuna incertezza. Per il difensore del ragazzo, l’avvocato Maurizio Antoniazzi del Foro di Novara, il giovane non avrebbe colpe, non sarebbe stato lui a inerpicarsi sul monumento quella sera. La difesa sostiene questa tesi, chiedendo quindi l’assoluzione di Tourè, puntando in particolare su alcune dichiarazioni rilasciate da alcuni poliziotti, dichiarazioni ascoltate in aula in passate udienze: «Nelle fotografie scattate quella sera dalla Scientifica non si vede l’imputato che si arrampica sul monumento». Per Antoniazzi, la ricostruzione avanzata dall’accusa presenta molti punti oscuri e lascia molti dubbi. Con Tourè, c’era anche un minorenne, che al Tribunale di Torino ha chiuso la sua situazione con un perdono giudiziario.

Udienza aggiornata

L’udienza è stata quindi aggiornata al prossimo mese. Per la medesima vicenda, nell’ottobre del 2017, tre dirigenti comunali, cui si contestava l’assenza di cautele utili a rendere inaccessibile il monumento e impedirne così che qualcuno vi si arrampicasse, processati con rito alternativo (il giudizio abbreviato), sono stati assolti. I loro difensori avevano sostenuto come i propri assistiti non avessero alcuna colpa. Per le difese, la caduta del bassorilievo, infatti, sarebbe stata cagionata dalla violazione di norme da parte di uno o più ragazzi, un dato mai ricostruito con assoluta certezza questo, che quella sera si erano issati sul monumento. Il Tribunale, valutando ogni elemento, aveva così assolto i tre dirigenti del Comune.
mo.c.

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