“Bala i Ratt”, destra ticinese contro i frontalieri e l’Europa

La destra ticinese contro i "ratti" italiani ed europei. Ma i varesini non ci stanno.

“Bala i Ratt”, destra ticinese contro i frontalieri e l’Europa
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Torna la campagna del partito ticinese contro i lavoratori frontalieri: italiani ed europei raffigurati come topi, torna “Bala i Ratt”.

“Bala i Ratt”, attacco razzista ai frontalieri

Italiani ed europei raffigurati come topi, pantegane, all’assalto della forma di formaggio con bandiera ticinese. E’ tornata in occasione del voto nel Cantone, la campagna antitaliana della Udc Ticino “rispolverata” dal 2010, quando causò non poche difficoltà diplomatiche tra Lombardia e Svizzera. Alla base c’è l’annosa questione dei frontalieri, e della loro indennità di disoccupazione che una direttiva Ue pone a carico di Berna. E nel mirino, i tanti italiani che operano nelle industrie e nelle aziende oltrefrontiera.

“Il Governo si faccia sentire”

Alla riapparizione dei volantini, duro il commento del consigliere regionale Pd Samuele Astuti, di Malnate e residente a pochi chilometri dal confine: “È proprio vero che il razzismo è una malattia che si diffonde ad ogni latitudine. Piena solidarietà ai connazionali che lavorano e vivono in Svizzera e che ancora una volta, su volantini disgustosi, sono paragonati a ratti che divorano una forma di formaggio. Mi auguro che il Governo italiano faccia sentire la propria voce presso le autorità elvetiche, a difesa degli italiani che cercano e trovano lavoro oltrefrontiera”.

QUI ULTERIORI DETTAGLI.

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