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Attività repressiva della Polizia novarese: in carcere un uomo che era ai domiciliari

L’uomo stava scontando la pena definitiva di 5 anni 9 mesi e 24 giorni di reclusione

Attività repressiva della Polizia novarese: in carcere un uomo che era ai domiciliari
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La Polizia di Stato di Novara - nello specifico gli agenti della Squadra Mobile - nel primo pomeriggio del 7 febbraio, ha dato esecuzione al decreto di sospensione provvisoria degli arresti domiciliari nei confronti di un cittadino novarese di 39 anni.

Attività repressiva della Polizia

L’uomo stava scontando la pena definitiva di 5 anni 9 mesi e 24 giorni di reclusione e di 20 giorni di arresto, divenuta definitiva nell’anno 2019, cumulo pene in ordine alla consumazione dei reati di rapina aggravata, sequestro di persona a scopo di rapina, lesioni personali, estorsione, tentata estorsione ed altri reati minori.

L’aggravio della misura scaturisce da una serie di circostanze e di fatti reato di cui si è reso responsabile l’uomo nei giorni precedenti il dispositivo di aggravio emesso dall’Autorità Giudiziaria.
Nel corso della detenzione interveniva presso il domicilio dell’arrestato, il 118 in quanto l’uomo lamentava un evidente gonfiore ad un piede. All’esito dell’intervento dei sanitari, si appurava che l’uomo si era iniettato nel piede della sostanza stupefacente, mentre, nel corso di un successivo controllo effettuato dalla Squadra Volante, l’uomo era apparso in evidente stato di alterazione psicofisica dovuta, verosimilmente, dall’assunzione di sostanze stupefacenti. Infine, nel corso di due controlli eseguiti nel mese di maggio dello scorso anno e più recentemente nel decorso mese di gennaio, veniva denunciato per evasione, non essendo presente presso il domicilio ove stava scontando la sua pena in regime di detenzione domiciliare.

Pertanto, condotto presso gli uffici della Squadra Mobile di Novara, al termine della stesura degli atti rito, l’uomo è stato associato presso la casa circondariale di Novara dove dovrà rimanervi in attesa delle determinazioni del Tribunale di Sorveglianza.

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