Caso internazionale

Arrestato a Mosca l’imprenditore russo legato alla cantina “La Piemontina”

L’uomo, che ha una villa sul lago Maggiore, è accusato di aver trasferito all’estero 143,5 milioni di dollari; la moglie è titolare della nota azienda vinicola Sizzano

Arrestato a Mosca l’imprenditore russo legato alla cantina “La Piemontina”

Le colline di Sizzano e Ghemme, con i loro vigneti, sono finite nel telegiornale di una tv russa, ma non come spot turistico. Il motivo è l’arresto “eccellente” avvenuto a Mosca di Alexander Bobrov, imprenditore russo nel settore dell’energia, residente anche in Italia sul Lago Maggiore e marito di Lyudmila Bobrova, titolare della cantina “La Piemontina” che si estende per oltre ottanta ettari tra i comuni di Sizzano e Ghemme.

Arrestato a Mosca l’imprenditore russo legato alla cantina “La Piemontina”

Nelle immagini del tg russo si vede Bobrov arrivare in manette al tribunale, poi dietro le sbarre, insieme a foto e organigrammi che mostrano le sue attività, comprese quelle italiane.

La notizia è stata ripresa da diversi organi di stampa internazionali, tra cui “The Moscow Times”, che riporta come Bobrov sia accusato, insieme al socio Artyom Bikov, di monopolizzare il mercato dell’energia negli Urali e di aver trasferito all’estero circa 12 miliardi di rubli, equivalenti a oltre 140 milioni di dollari. I due, entrambi cittadini austriaci, respingono ogni accusa.

Sulla figura di Bobrov e sulla cantina novarese è tornato anche il sito investigativo “The Insider”, che già ad agosto aveva pubblicato un’inchiesta collegando “La Piemontina” al cerchio ristretto del Cremlino, citando anche una celebrazione del Giorno della Vittoria del 9 maggio scorso, organizzata proprio nella tenuta, con simboli patriottici russi e uniformi d’ispirazione sovietica.

Un arresto eccellente, dunque, che ora apre interrogativi anche in Piemonte, dove l’azienda rappresenta un investimento importante e una realtà occupazionale significativa.