Aveva 69 anni

Arona saluta il bancario Guido Rinaldi

Volto molto noto in città.

Arona saluta il bancario Guido Rinaldi
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Nato ad Arona 69 anni fa, Guido Rinaldi era fratello di Lella, la titolare del rinomato negozio di tessuti Rinaldi di corso Cavour, scomparsa lo scorso anno. Volto molto noto in città, dopo il diploma di ragioniere, aveva lavorato in banca, ma mai nella sua cittadina natale, bensì nell’hinterland e nella vicina Lombardia, compresa una trasferta di nove mesi a Bari.

Il ricordo della moglie Valentina

«Ci eravamo conosciuti da giovanissimi, ancora studenti delle superiori perché frequentavamo la stessa compagnia di amici – racconta la moglie Valentina – e abbiamo sempre vissuto ad Arona per poi trasferirci, una quindicina d'anni fa, a Dormelletto, sulle rive del lago».
Dalla felice unione durata ben 47 anni erano nati i figli Luigi e Lucia che avevano regalato a Guido la gioia di essere nonno di tre nipotine, l’ultima delle quali Amelia, come l’eroina che per prima trasvolò l’Atlantico, era nata a novembre.

La passione delle armi

«Chiuso di carattere e riservato, mio marito aveva da sempre la passione delle armi, sia moderne che antiche, di cui conosceva tutti i dettagli – spiega sempre Valentina - non era però un cacciatore, ma preferiva frequentare vari poligoni di tiro. Oltre alle gare in Italia aveva partecipato anche a varie competizioni europee, meritandosi il titolo di campione europeo nel 1988 a Matarò in Spagna nella categoria “Armi di avancarica”. Non solo gare, ma anche rievocazioni storiche come la battaglia di San Martino, le Cinque Giornate di Milano e la manifestazione di Bannio Anzino dalle parti di Domodossola, a cui partecipava insieme alle varie compagnie di tiro a cui era iscritto. La sua era una passione che riempiva la vita».

Guido era anche un grande collezionista di cartoline di Arona, che volentieri metteva a disposizione per libri, calendari o mostre e aveva anche collaborato con gli Amici del Centro Storico. Da diversi anni combatteva con varie patologie con cui però aveva imparato a convivere perché, come riferiscono i suoi cari, non si lamentava mai. Tuttavia negli ultimi sei mesi la situazione si era aggravata minando il suo fisico che, già indebolito e provato, alla fine ha ceduto.

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