Arona-Dormelletto guerra legale tra farmacie
Coinvolta la farmacia Arrigotti e quella dormellettese sul Sempione.

Tornerà in Appello il caso del farmacista di Arona condannato per aver affisso sulla porta dell’esercizio di una collega del Novarese un foglio A4 che comunicava l'apertura della sua attività in un giorno di festa. Lo ha deciso nei giorni scorsi la Corte di Cassazione stabilendo, per l'appunto, un nuovo processo chiamato a rivalutare il caso.
I fatti
I fatti risalgono all'estate 2015, quando, secondo la ricostruzione, Emilio Arrigotti, a quanto pare per farsi un po’ di pubblicità, aveva appiccicato un depliant sulla vetrina della farmacia “Sempione” della vicina Dormelletto. Era il giorno di Ferragosto. Dopo la denuncia da parte della titolare di quest'ultima, che non aveva preso bene quel gesto, il caso era finito in tribunale. La procura di Verbania, competente per territorio, aveva accusato Arrigotti di turbata libertà dell'industria e del commercio e nell'ottobre 2017 la sentenza di primo grado aveva condannato l'imputato a 4 mesi e 300 euro di multa, oltre a un risarcimento di 4 mila euro alla parte civile. La sentenza era poi stata in parte riformata in secondo grado di giudizio, due anni dopo, con la pena ridotta a un mese e 200 euro di multa e il risarcimento cancellato. Arrigotti si era, dunque, rivolto al terzo grado sostenendo, attraverso i suoi legali, di non aver leso il più ampio diritto di commerciare della collega professionista dormellettese.
Ricorso accolto
E i giudici della Cassazione, come anticipato, di recente hanno annullato la decisione di Torino, accogliendo il ricorso. Si tornerà in aula per dirimere la natura del reato, e se c'è stato oppure no. Valutato che la titolare della farmacia “Sempione” aveva dichiarato in primo grado a Verbania di non aver subito un danno significativo e che la sua attività non era stata interrotta (per via di quell’A4), la difesa potrebbe puntare al solo atto di concorrenza sleale.