Arona dice addio al dentista Vincenzo Vesco
Il ricordo commosso degli amici di una vita intera

Arona dice addio allo storico dentista Vincenzo Vesco, ha lavorato per circa 40 anni in città.
Arona dice addio al suo dentista
Chi l’ha conosciuto se lo ricorda come un uomo brillante dal grande fascino che faceva amicizia facilmente, un gran compagnone. Stiamo parlando dell’aronese Vincenzo Vesco, che è mancato nel sonno nella notte tra lunedì 18 e martedì 19 alla clinica Maugeri di Veruno, dove era ricoverato per la riabilitazione dopo che una banale caduta in casa gli aveva procurato la frattura del femore. Nato 88 anni fa da una famiglia originaria di Marano Ticino, Vesco aveva esercitato per oltre 40 anni in città la professione di medico dentista ed era in pensione da tempo. Era sposato con Giovanna, ex maestra elementare, che aveva conosciuto quando era ormai un professionista affermato e che gli è rimasta accanto per ben 50 anni.
Il ricordo degli amici
"Appassionato di automobilismo, amava le cose semplici come andar per funghi o pescare, anche se come pescatore non aveva molta pazienza – lo ricorda affettuosamente Angelino Cristina che per tutta la vita gli fu amico – un’altra peculiarità era l’affibbiare simpatici e azzeccati nick names a conoscenti e amici. Dopo essere andati per tanti anni in vacanza insieme sia all’estero sia in montagna, ultimamente ci trovavamo tutte le sere dopo cena per un caffè e così ci raccontavamo la giornata. Pensare che proprio quella sera che è caduto lo avevo incontrato insieme all’amico Leo Campa proprio sotto casa sua. Sono contento che sia stato bene fino alla fine e che se ne sia andato senza soffrire. Mi mancherà".
La lettera per la sua benedizione
A ricordarlo è anche Sonia Carli, amica di vecchia data, che per lui ha scritto anche un ricordo che è stato letto nel corso della benedizione che si è tenuta nella chiesa Collegiata di Santa Maria nella mattinata di ieri, giovedì 21 maggio, alla presenza di pochi intimi. "Caro Cenzo, così ti chiamavano gli amici, ci hai lasciato un po’ di sorpresa , ma era tipico di te essere e agire da uomo libero e fuori dalle convenzioni e dagli schemi sociali. Ti voglio ricordare attorno alla tavola a gustare quello stufato d’asino che ti piaceva tanto e che Valter preparava con amore. Tra un racconto e l’altro sui “fatti di Arona” rigorosamente in dialetto, abbiano trascorso delle belle domeniche con la tua adorata Giovanna e tanti amici tra cui Carlo Monti, che adesso ti accoglierà in quella nuova dimensione dove ci rincontreremo tutti. Un abbraccio grande e un grande “bau” anche dal tuo affezionato cagnolino Guss".