Cronaca

Anziana truffata da un falso carabiniere riesce a fare arrestare due malviventi

Dalle forze dell'ordine l'appello a segnalare sempre episodi di questo genere al 112.

Anziana truffata da un falso carabiniere riesce a fare arrestare due malviventi
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Riceve una telefonata a casa da parte di un falso carabiniere che con la scusa dell'incidente occorso al nipote la convince a dare dei soldi al suo complice, ma i carabinieri veri sono riusciti ad arrestare i due.

Anziana truffata da un falso carabiniere riesce a fare arrestare 2 malviventi

L'operazione è stata condotta dai carabinieri di Domodossola: sono riusciti ad arrestare 2 malviventi dopo la denuncia di una donna anziana truffata con la messa in scena del finto carabiniere. L'episodio risale alla mattinata di ieri, venerdì 21 febbraio: mentre i militari di Domodossola erano in pattugliamento sul territorio, in seguito a numerose segnalazioni al 112 dal territorio per tentativi di truffe telefoniche nelle quali le vittime segnalavano di essere state contattate al telefono da un sedicente maresciallo dei carabinieri, che le informava di come un parente stretto fosse rimasto coinvolto in un incidente e di come ci fosse bisogno urgente di soldi per tirare il parente fuori dai guai, hanno ricevuto una segnalazione della visita a domicilio.

La consegna dei 5mila euro e l'avvio delle indagini

La donna, 76enne, dopo aver telefonato al 112 per denunciare l'accaduto si è presentata in caserma per sporgere denuncia. Ha raccontato ai militari di come si sia presentato alla porta di casa sua un uomo, al quale ha consegnato 5mila euro in contanti oltre ad alcuni gioielli. E' stato proprio grazie alle informazioni fornite dalla donna che una pattuglia in borghese sul territorio ha notato un'auto sospetta, in uscita da Domodossola in direzione Verbania.

I sospetti dei carabinieri

A bordo dell'auto, che si muoveva senza una meta apparente tra i vari comuni della provincia, c'erano 2 persone che hanno destato i sospetti delle forze dell'ordine. Alla rotonda di Fondotoce la vettura è stata fermata per un controllo da parte dei carabinieri di Gravellona Toce. Durante il controllo i 2, domiciliati nel Napoletano, hanno detto ai militari di essere venditori ambulanti di calze e di pesce, e la cosa ha ulteriormente fatto insospettire i carabinieri.

La refurtiva

Ad insospettire ulteriormente i carabinieri sono stati il rinvenimento dei 5mila euro in contanti nella vettura, in biglietti di piccolo taglio, e all'attenzione dei militari non sono passati inosservati un vistoso anello da donna in oro e pietre preziose, portato al dito da uno dei due, oltre a una collana, pure d'oro e chiaramente femminile, portata al collo dall'altro soggetto. E' stato proprio grazie a questi due gioielli che i 2 sono stati incastrati.

Il riconoscimento dei preziosi

Nella caserma di Domodossola era rimasta la donna 76enne. Ai militari della stazione i colleghi impegnati nel controllo hanno infatti mandato le foto dei gioielli rinvenuti addosso ai due, gioielli in questo modo riconosciuti dalla vittima. I due, 23 e 28 anni, sono così stati portati alla Compagnia dei Carabinieri di Domodossola, dove sono stati dichiarati in stato  d'arresto per truffa aggravata.

La divisa di Poste italiane

La divisa recuperata dai militari nell'auto dei due
La divisa recuperata dai militari nell'auto dei due

A bordo dell'auto sulla quale i due viaggiavano i militari hanno rinveuto anche una divisa completa delle Poste italiane: sono in corso ulteriori indagini per determinare se la divisa possa essere stata usata per commettere altre truffe in altri territori. Sono sempre più frequenti casi come questo, di truffe telefoniche ai danni di persone anziane. In ogni caso dai militari arriva l'appello a segnalare sempre al 112 gli episodi, anche quando non vanno a buon fine.

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