Ad Arona clochard, in Toscana sostiene di essere un esorcista
Sembra una storia uscita dalla penna di Dan Brown. C'è chi lo accusa di essere un ciarlatano e chi lo accoglie

Ad Arona clochard, adesso che è in Toscana dice di essere un esorcista e di aver predetto l'avvento del Coronavirus.
Ad Arona clochard, in Toscana un'altra vita
Gli aronesi se lo ricordano molto bene per averlo visto, nelle vesti di clochard, lungo le strade della città. Ora che ha lasciato la zona del lago e si è trasferito in Toscana però, Antonio Candioli ha iniziato una vera e propria «seconda vita»: afferma di essere un esorcista (pur non essendo un sacerdote) e di aver «previsto» la pandemia in corso. Sembra la trama di un film, o di un libro di Dan Brown, ma si tratta semplicemente di ciò che il diretto interessato ha sostenuto e raccontato ai nostri colleghi del settimanale Bisenziosette, del gruppo editoriale Netweek.
Una figura molto discussa nella zona di Firenze
"Adesso, mentre dilaga la pandemia, mi credete?". Si è domandato provocatoriamente Antonio Candioli di fronte alle domande dei nostri colleghi toscani. Il senzatetto, che per tanto tempo ha sostato ad Arona, ha ottenuto la fiducia di molti degli abitanti di Lastra a Signa (in provincia di Firenze), e nei mesi scorsi, pur non essendo inserito in alcun modo nella gerarchia ecclesiastica, ha sostenuto pubblicamente di essere un «cavaliere di Cristo» e di praticare riti di esorcismo per scacciare il maligno. Parlando con i giornalisti ha riferito di aver sostenuto approfonditi studi di demonologia e di essere stato molto vicino alla figura estremamente discussa dell’ex Monsignor Milingo. "Prima di Natale - scrivono i colleghi di Bisenziosette - Antonio aveva riferito più volte della necessità di costituire, entro il 28 dicembre scorso, gruppi di preghiera di perdono e liberazione". "Adesso che è scoppiata la pandemia – ha dichiarato il clochard – mi credete? Lucifero ci sta chiedendo tutto indietro. Io avevo avvisato di questo pandemonio anche alcuni sacerdoti mi hanno contattato chiedendomi di andare avanti".
C'è chi lo accusa di essere un pericoloso ciarlatano e chi lo accoglie
E anche se le argomentazioni di Candioli sembrano tutt’altro che convincenti, sono numerosi i cittadini della città toscana - ma anche di Arezzo, dove ha sostato per un lungo periodo - che continuano a credere in lui e a dimostrargli benevolenza, aiutandolo, ospitandolo nella loro abitazione e rivolgendosi a lui per numerose richieste. "Oltre dieci persone di Lastra – ha precisato Antonio – mi stanno aiutando dal luglio scorso e ancora oggi, anziché vivere per strada, riesco a dormire presso un affittacamere grazie alle donazioni che ricevo. Ma le realtà caritatevoli del territorio mi hanno abbandonato, non mi hanno consegnato nemmeno una mascherina". Secondo la "teoria" sostenuta da Candioli, dal gusto estremamente escatologico, il mondo potrebbe salvarsi solo inviando una copia delle "Orazioni di Santa Brigida", tradotte in tutte le lingue, alle ambasciate di tutto il mondo. Le 15 Orazioni, preghiere attribuite alla Santa patrona di Svezia, nascono secondo la tradizione da una visione che la mistica ebbe di fronte al crocifisso. Secondo il presunto "esorcista senzatetto", una volta inviate le copie tradotte di queste preghiere agli angoli del mondo, sarà lui stesso a rivelare la 16esima orazione, rimasta per tanti anni «nascosta». La questione sta facendo discutere gli abitanti del centro toscano, anche se non mancano le lettere di denuncia di fedeli che affermano di essere stati raggirati dal senzatetto, che cercherebbe dunque subdolamente di attirare l’attenzione su un grave caso di emarginazione sociale.