Accusato di aver preso a mazzate un conoscente: chiesti 6 anni

Accusato di aver preso a mazzate un conoscente: chiesti 6 anni
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NOVARA, Sei anni di reclusione. E’ la condanna chiesta dal pm oggi pomeriggio, martedì 21 febbraio – in Tribunale a Novara – nei confronti di Mario Gjoni, uno dei tre albanesi (gli altri due, Piter e Mark Gjoni, zio e nipote tra loro, hanno patteggiato negli scorsi mesi) accusati dell’aggressione al connazionale Elton Shano, 37 anni, colpito a mazzate all’esterno del suo locale di Gionzana, il “Lulu Club” (che gestiva insieme a un italiano, ascoltato nelle scorse udienze), nella notte del 5 marzo del 2015.

L’accusa nei confronti dell’uomo è di tentato omicidio. Il difensore dell’imputato, l’avvocato Fabrizio Cardinali, ha chiesto l’assoluzione sostenendo come non ci sia alcuna prova che Mario Gjoni fosse stato sul posto quella notte e la stessa vittima non l’ha visto sul luogo dell’aggressione. “Anche se fossero lesioni, perché certo non si è trattato di un tentato omicidio, visto che Shano non è mai stato in pericolo di vita – sostiene il legale – Mario Gjoni non era comunque presente”. L’udienza è stata aggiornata per la sentenza ad aprile.

mo.c.

Per saperne di più leggi il Corriere di Novara in edicola giovedì 23 febbraio

NOVARA, Sei anni di reclusione. E’ la condanna chiesta dal pm oggi pomeriggio, martedì 21 febbraio – in Tribunale a Novara – nei confronti di Mario Gjoni, uno dei tre albanesi (gli altri due, Piter e Mark Gjoni, zio e nipote tra loro, hanno patteggiato negli scorsi mesi) accusati dell’aggressione al connazionale Elton Shano, 37 anni, colpito a mazzate all’esterno del suo locale di Gionzana, il “Lulu Club” (che gestiva insieme a un italiano, ascoltato nelle scorse udienze), nella notte del 5 marzo del 2015.

L’accusa nei confronti dell’uomo è di tentato omicidio. Il difensore dell’imputato, l’avvocato Fabrizio Cardinali, ha chiesto l’assoluzione sostenendo come non ci sia alcuna prova che Mario Gjoni fosse stato sul posto quella notte e la stessa vittima non l’ha visto sul luogo dell’aggressione. “Anche se fossero lesioni, perché certo non si è trattato di un tentato omicidio, visto che Shano non è mai stato in pericolo di vita – sostiene il legale – Mario Gjoni non era comunque presente”. L’udienza è stata aggiornata per la sentenza ad aprile.

mo.c.

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