Accusata di tentata rapina a un cliente: “Mi doveva già 500 euro per alcune prestazioni”

Accusata di tentata rapina a un cliente: “Mi doveva già 500 euro per alcune prestazioni”
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NOVARA, Una donna originaria dell’Albania, di 36 anni, è finita alla sbarra, in Tribunale a Novara, con le accuse di tentata rapina, danneggiamento aggravato e lesioni aggravate. Reati che la donna, dedita alla prostituzione, avrebbe compiuto nei confronti di un cliente italiano. Stando all’accusa la 36enne avrebbe costretto l’uomo ad andare a uno sportello bancomat per prelevare dei contanti e qui l’avrebbe minacciato con un coltello. Ieri, nelle aule di Palazzo Fossati, l’imputata – assistita dall’avvocato Massimo Barbero – ha raccontato la sua versione dei fatti, negando di aver minacciato l’uomo con un coltello, ma spiegando come di certo aspettasse i soldi che il cliente le doveva da tempo. «Mi doveva almeno 500 euro e gli ho quindi detto che mi doveva pagare. Siamo così andati al bancomat in auto, ma non avevo alcun coltello, né l’ho minacciato». Quando l’uomo le ha fatto dei gesti, per farle capire che non poteva prelevare, perché era rimasto senza soldi, la donna ha sì reagito, ma, stando a quanto raccontato in aula, solo inveendo a parole. Tra i due ci sono stati altri incontri, nei mesi successivi all’episodio. Prossima udienza l’11 maggio.

mo.c.


NOVARA, Una donna originaria dell’Albania, di 36 anni, è finita alla sbarra, in Tribunale a Novara, con le accuse di tentata rapina, danneggiamento aggravato e lesioni aggravate. Reati che la donna, dedita alla prostituzione, avrebbe compiuto nei confronti di un cliente italiano. Stando all’accusa la 36enne avrebbe costretto l’uomo ad andare a uno sportello bancomat per prelevare dei contanti e qui l’avrebbe minacciato con un coltello. Ieri, nelle aule di Palazzo Fossati, l’imputata – assistita dall’avvocato Massimo Barbero – ha raccontato la sua versione dei fatti, negando di aver minacciato l’uomo con un coltello, ma spiegando come di certo aspettasse i soldi che il cliente le doveva da tempo. «Mi doveva almeno 500 euro e gli ho quindi detto che mi doveva pagare. Siamo così andati al bancomat in auto, ma non avevo alcun coltello, né l’ho minacciato». Quando l’uomo le ha fatto dei gesti, per farle capire che non poteva prelevare, perché era rimasto senza soldi, la donna ha sì reagito, ma, stando a quanto raccontato in aula, solo inveendo a parole. Tra i due ci sono stati altri incontri, nei mesi successivi all’episodio. Prossima udienza l’11 maggio.

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