Studenti progetto contro l'abbandono scolastico

Secondo anno ad Arona per "Non uno di meno" nato per combattere il fenomeno crescente della dispersione scolastica: i primi numeri sono incoraggianti

Studenti progetto contro l'abbandono scolastico
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Studenti, progetto presentato dagli Amici del Fermi alle famiglie dei ragazzi della scuola superiore aronese

Studenti progetto confermato

Torna ad Arona il progetto «Non uno di meno» degli Amici del Fermi. Esso è al secondo anno di attuazione ed è mirato a combattere il fenomeno della dispersione. L’iniziativa di sostegno è rivolta agli allievi delle classi prime che nel passaggio dalle medie alle superiori incontrano difficoltà. Inoltre anche ad allievi delle classi seconde che lo scorso anno vi hanno aderito e intendano proseguire. Il progetto viene realizzato da docenti, ex docenti ed ex alunni. A sostenere l’iniziativa è stata in primis la Fondazione Comunità Novarese onlus che lo scorso anno ha contribuito con 10.000 euro. Ma anche il Comune di Arona con 5000 euro e la scuola stessa.  Oltre ai Lions Club Arona Stresa, l’Opera Molinari, Area Libera e le piccole donazioni di privati. E da alcuni giorni anche Unitre di Arona.

Progetto per gli studenti, gli Amici del Fermi
Progetto per gli studenti, gli Amici del Fermi

Come funziona

E’ così possibile attuare dei pomeriggi di studio assistito all’interno della scuola (mercoledì e venerdì dalle 14.30 alle 16.30). La partecipazione ai corsi è preceduta di norma da un incontro conoscitivo, volto alla valutazione dei bisogni formativi. Ci sono anche i “mentori” , docenti o ex studenti, importanti figure di riferimento che accompagnano per tutto l’anno scolastico gli studenti, mantenendo i contatti con le famiglie e monitorando la situazione.

Un bisogno sentito

«E’ evidente che il bisogno è sentito perché questa sera i genitori hanno risposto al nostro invito riempiendo l’aula magna, facendoci molte domande e iscrivendosi alla nostra associazione – ha sottolineato Rosanna Di Federico docente referente dell’iniziativa – come lo scorso anno, per il buon esito del progetto, intendiamo lavorare in una relazione docente-discente che sia il più possibile “uno a uno”. Per questo per il momento possiamo accogliere le richieste di un numero massimo di 30 alunni anche se contiamo di poter aumentare questo numero nei prossimi mesi».  I numeri dello scorso anno sono incoraggianti: dei 47 ragazzi che hanno aderito all’iniziativa, 23 hanno avuto il debito formativo e dopo aver seguito il corso estivo di quattro settimane tutti, eccetto uno, sono stati promossi agli esami di settembre.

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