Urla, vandalismi e bivacchi: non c'è pace per il parco Muccioli
I residenti chiedono maggiori controlli e sanzioni e che l'area venga chiusa la notte
Passano gli anni, ma la situazione non migliora. E gli abitanti di via Viviani, via Torricelli e via Vico sono sempre più esasperati. Lo ha raccontato nei giorni scorsi il Corriere di Novara.
Il problema
Il problema, ancora una volta, è il parchetto “Muccioli”, sul quale si affacciano le finestre dei tanti condomini della zona. E che da tempo immemore, soprattutto nelle ore notturne, è teatro di schiamazzi e vandalismi che tolgono il sonno e la pace ai residenti. Ma nonostante il passare degli anni e delle Amministrazioni comunali nulla è cambiato.
L’ultima petizione, con in calce 39 firme, è datata 31 gennaio 2022 ed indirizzata al sindaco Canelli. “Come già riferitole nell’incontro della primavera scorsa, - si legge nel testo - un’enclave di peruviani spadroneggia da diversi anni nel parco e, nel momento in cui le forze dell’ordine intervengono (molto raramente e solo su segnalazione dei residenti esasperati), gli stessi o si dileguano, per poi ricomparire in atri orari, o si “silenziano” in attesa che gli agenti della Polizia locale se ne vadano, per ricominciare con gli schiamazzi, la musica e i giochi con il pallone (questo anche fino alle prime ore del giorno)”.
Più volte, ricordano i firmatari della lettera, “è stata chiesta alle varie Amministrazioni comunali la messa in opera di una recinzione con chiusura notturna del parco (come nel quartiere di Santa Rita o in altre realtà) e controlli regolari con sanzioni (che purtroppo non vengono mai elevate); è infatti impensabile che, specie nei weekend e soprattutto durante la bella stagione, sia impossibile per i residenti il riposo notturno”.
"Impossibile dormire"
Dalla lettera, un altro anno e mezzo è passato. Ma per il parco Muccioli la musica è sempre la stessa. «Non è cambiato nulla - dicono gli abitanti di via Vico, via Torricelli e via Viviani - Ogni notte è la stessa storia: grida e schiamazzi fino all’alba, bivacchi... Impossibile in questa stagione tenere le finestre aperte e impossibile dormire. Ma qui c’è gente che al mattino lavora, ci sono anziani che chiederebbero solo di poter riposare...».
Lo spegnimento delle luci
Questa primavera, i residenti avevano incontrato l’allora assessore alla Sicurezza, Lanzo, «che era venuto per un sopralluogo con la Polizia municipale. In quella sede, tra le varie proposte, era emersa quella di provare quantomeno a spegnere le luci nel parco di notte, così da dissuaderne la frequentazione. Ed in effetti a qualcosa era servito... Ora però da qualche settimana le luci sono state riaccese e tutto è tornato come prima...».
Gli abitanti hanno quindi deciso di tornare alla carica, «perché la situazione si sta facendo sempre più insostenibile. Il nostro timore è che alla fine qualcuno, preso per sfinimento, possa compiere qualche sciocchezza...».