Il Piemonte si muove per ampliare l’offerta di residenzialità universitaria. Secondo i dati diffusi dal Ministero dell’Università e della Ricerca, grazie al bando Housing finanziato dal Pnrr, nella nostra regione sono già state presentate richieste per la realizzazione di 6.528 posti letto a prezzo calmierato.
Università, oltre 6.500 nuovi posti letto richiesti in Piemonte
Un risultato significativo che vede in prima fila Torino con 4.956 candidature, ma che assume un peso particolare anche a Novara, dove sono stati richiesti 1.113 posti letto. Numeri che confermano l’interesse crescente verso il potenziamento dei servizi abitativi per gli studenti universitari anche al di fuori del capoluogo.
Il Ministro Anna Maria Bernini ha sottolineato come l’investimento sull’housing universitario sia «una misura fondamentale di equità sociale e una leva strategica per garantire il diritto allo studio», oltre a rappresentare un fattore di attrattività per il sistema accademico italiano.
Per Novara, in particolare, il tema della residenzialità universitaria è di stretta attualità. Proprio nei giorni scorsi è stato presentato il progetto della nuova residenza universitaria nell’ex centro sociale di viale Giulio Cesare, destinata a diventare un punto di riferimento per centinaia di studenti.
Accanto al bando Pnrr, la strategia del Mur sulla residenzialità si sviluppa anche attraverso la legge 338/2000, che prevede cofinanziamenti fino al 75% del costo totale degli interventi. In Piemonte, finora, sono stati finanziati 930 nuovi posti letto con uno stanziamento complessivo di circa 70 milioni di euro.
A livello nazionale, le candidature complessive al bando Pnrr ammontano già a 60.300 posti letto, mentre dal 2023, tramite il V Bando della legge 338/2000, sono stati cofinanziati ulteriori 10 mila posti.
Un segnale, dunque, di forte attenzione al diritto allo studio, con l’obiettivo di ridurre le disparità economiche e favorire l’inclusione degli studenti universitari anche in città come Novara e Vercelli.
