Nuova stretta

Super Green pass in arrivo: in zona gialla niente bar, ristoranti, stadi, cinema e teatri per i non vaccinati

Il decreto sarà discusso questa settimana e potrebbe entrare in vigore a dicembre.

Super Green pass in arrivo: in zona gialla niente bar, ristoranti, stadi, cinema e teatri per i non vaccinati
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All'inizio il Governo aveva detto di no, ma le pressioni delle Regioni si stanno facendo sempre più forti e il peggioramento dei dati epidemiologici sta convincendo l'Esecutivo a varare il Super Green pass.  Che, in parole povere, vuol dire restrizioni soltanto per i non vaccinati a partire probabilmente da dicembre.

Super Green pass in arrivo da dicembre

A "spoilerare" sulla possibilità di una modifica al certificato verde è stato il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta.

'Molto probabilmente a dicembre ci sarà una sorta di Super green pass, che vuol dire non penalizzare i non vaccinati, ma premiare i vaccinati',

Ma la questione era già nell'aria. Già la scorsa settimana si era parlato di accesso a stadi, cinema, teatri, bar e ristoranti solo per vaccinati, e anche il ministro degli Affari regionali Mariastella Gelmini aveva aperto a questa possibilità. Che dovrebbe riguardare solo la vita sociale e non il lavoro. E non dovrebbe tradursi in un lockdown all'austriaca.

Il condizionale è al momento d'obbligo perché il decreto dovrebbe arrivare a metà della prossima settimana. Il "calendario" prevede la discussione con le Regioni lunedì, la cabina di Regia e il Consiglio dei ministri giovedì. Ci sarà sicuramente da limare qualche contrasto, soprattutto con la Lega, che da sempre si è opposta all'inasprimento delle restrizioni, anche se tra i governatori che spingono per rafforzare il Green pass ci sono proprio quelli del Carroccio (Lombardia e Friuli in testa).

Dove scatteranno le riduzioni in zona gialla

La base su cui si discuterà con i governatori è la possibilità di vietare l'accesso a ristoranti, cinema, teatri, stadi, discoteche e palestre (e attività simili) ai non vaccinati. In sostanza, il Green pass "da tampone" sarà valido solo per andare a lavorare e non per usufruire degli spazi di socialità. Ci sono governatori che chiedono di allargare i divieti anche agli impianti sciistici, ma su questo la discussione potrebbe essere serrata.

 Non solo Super Green pass: le altre decisioni sul tavolo

Per contrastare la quarta ondata, poi, si preparano altre mosse. A partire dalla riduzione della validità del Green pass da 12 a 9 mesi (sembra per il momento accantonata la possibilità di abbassare a 6 la durata del certificato)  e dall'anticipo della terza dose che - non appena arriverà l'ok dell'Ema - potrà essere inoculata a cinque mesi di distanza dalla seconda (al momento la distanza sono sei mesi).

Ma non solo: il premier Mario Draghi già mesi fa si era espresso in maniera possibilista sull'obbligo vaccinale. Non dovremmo arrivarci - perché la nostra situazione non è ai livelli di quella austriaca -

Ma già qualche giorno fa il sottosegretario alla Salute Andrea Costa aveva parlato di obbligo per alcune categorie che stanno a contatto col pubblico: e dunque il primo step potrebbe riguardare (oltre ai sanitari) il personale della scuola, le Forze dell'ordine, ma anche cassieri e commessi. 

L'ultimo argomento di discussione dovrebbero essere i tamponi: nonostante ci sia chi spinge per non renderli più validi per ottenere il Green pass (e dunque anche per andare a lavorare), è possibile che si scelga la strada della riduzione della validità, che potrebbe passare a 48 ore per il molecolare e 24 per il rapido. 

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