È partito ufficialmente il progetto “Spazi di Speranza”, l’iniziativa giubilare lanciata lo scorso gennaio dal vescovo Franco Giulio Brambilla in occasione della festa di San Gaudenzio, dedicata a migliorare la vita dei detenuti nelle carceri di Novara e Verbania.
La Diocesi lancia il progetto per le carceri
Il progetto, realizzato grazie all’8xmille alla Chiesa cattolica, alle risorse diocesane e alla generosità raccolta durante la Quaresima di Fraternità 2025, mira a interventi concreti e tangibili:
A Novara, dove sono ospitati circa 170 detenuti, verranno rinnovate celle e aree comuni con arredi e servizi più dignitosi. Saranno realizzati spazi per il lavoro, per la manutenzione, per lo sport e il tempo libero, e un’area giochi per i bambini che visiteranno i propri familiari.
A Verbania, con circa 70 detenuti, prenderà avvio il rifacimento dei bagni, fondamentale per garantire decoro, igiene e rispetto della persona.
La direttrice di Novara, Anna Maria Dello Preite, ha sottolineato che gli interventi miglioreranno non solo la vita dei detenuti, ma anche il benessere del personale; mentre la direttrice della casa circondariale di Verbania, Claudia Piscione Kivel Mazuy, ha ricordato come la dignità non possa «essere sospesa nemmeno durante l’esecuzione della pena».
Secondo don Giorgio Borroni, direttore della Caritas diocesana, «non si tratta di semplici lavori edilizi o acquisti di materiale, ma di gesti di carità che parlano alla città intera, ricordando che anche chi ha sbagliato conserva una dignità inviolabile».
Il progetto prevede anche un ulteriore contributo “a sorpresa”: 10 mila euro in tessere di acquisto da 50 euro destinate al personale delle due strutture.
Il progetto testimonia l’impegno della comunità diocesana a stare accanto agli “ultimi tra gli ultimi”, trasformando la misericordia in spazi concreti di relazione e speranza.
Per approfondire, sul Corriere di Novara del 15 dicembre, è pubblicato un articolo più completo.