Soccorso fauna selvatica: Rifugio Miletta spiega come intervenire correttamente nelle situazioni più frequenti
I tre casi in cui ci si imbatte più di frequente

Con 295 animali selvatici soccorsi nel solo mese di aprile e 275 interventi già registrati nelle prime tre settimane di maggio, il Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) di Rifugio Miletta è in piena attività.
Soccorso fauna selvatica
In questo periodo, i cittadini si trovano sempre più spesso a contatto con animali selvatici in difficoltà. Per evitare danni, anche involontari, è fondamentale sapere quando intervenire e come farlo nel modo corretto.
Cucciolate in difficoltà, investimenti, ritrovamenti di animali che potrebbero (o meno) avere bisogno di aiuto umano: consapevolezza (come quella di non dare mai da bere o mangiare a un selvatico) e tempestività sono la chiave con cui chiunque, a partire dal privato cittadino, può aiutare davvero i selvatici.
In questo periodo sono tre le tipologie di intervento più frequenti segnalate al CRAS: investimenti di ungulati, uccelli in difficoltà e ritrovamenti di cuccioli di capriolo o daino “abbandonati”.
Cucciolo di capriolo da solo nel bosco
Quest’ultimo caso è l’esempio emblematico di come la consapevolezza sia la chiave per salvare o condannare una vita: è molto probabile imbattersi, nei boschi o in campagna, in un cucciolo di ungulato che sembra abbandonato. Sembra solo, in realtà: nella maggior parte dei casi è stato lasciato in un posto sicuro dalla mamma, che tornerà a prenderlo a patto che (questo è fondamentale) un umano non sia intervenuto toccandolo o spostandolo. In questo caso, non riconoscendone più l’odore, la madre lo abbandonerà davvero.
Solo e solo se il cucciolo è ferito oppure c’è un rischio imminente (ad esempio è in un campo dove sta avvenendo la mietitura) è necessario chiamare immediatamente i soccorsi, monitorando finché non arrivano (ma sempre senza avvicinarsi o toccare il cucciolo e, men che meno, somministrandogli cibo o acqua).
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Molte chiamate in questa stagione riguardano gli uccelli, spesso ritrovati a terra. Fondamentale, prima di decidere se è necessario un intervento umano, monitorare la situazione: è un adulto o un giovane – e, in questo caso: un pullo o un implume? Spesso i pulli che sembrano abbandonati stanno, in realtà facendo le prime prove di volo con la supervisione dei genitori: un passaggio fisiologico di crescita che, se non ci sono pericoli imminenti (gatti o cani, strade trafficate…), non richiede soccorsi.
Se, invece, la situazione è a rischio predazione o investimento, oppure se l’uccello è ferito o in evidente difficoltà (ad esempio un adulto che non si allontana nonostante la presenza dell’essere umano), o se si tratta di un implume, è necessario attivarsi subito: il volatile va preso (aiutandosi con un telo nel caso di un rapace), messo dentro ad una scatola di cartone precedentemente forata per far passare l’aria e portato immediatamente al CRAS di riferimento. Mai cercare di dargli da mangiare o da bere, come ci si dovrebbe comportare nel primo soccorso di un umano.
Capriolo investito
Ogni giorno (e ogni notte) Rifugio Miletta riceve chiamate per incidenti che hanno coinvolto ungulati. Se si investe un capriolo o un daino (o se si trova un ungulato investito) è fondamentale agire tempestivamente. Per prima cosa, bisogna fare in modo che l’animale non venga investito nuovamente, proteggendolo con l’auto (senza puntargli i fari addosso). Agendo in sicurezza, senza mettersi in situazioni pericolose e indossando il gilet ad alta visibilità, è opportuno coprire gli occhi dell’investito con una coperta o uno straccio, senza accarezzarlo (causa di enorme stress) e monitorandolo da lontano in attesa dei soccorsi, che si attivano chiamando il numero unico di emergenza 112 (o, per ritrovamenti nelle Province di Novara e Vercelli, il numero dedicato alle emergenze di Rifugio Miletta 346 313 2222). È essenziale attendere sul posto l’arrivo dei soccorritori, anche per tenere a distanza curiosi o malintenzionati, e segnalare eventuali omissioni di soccorso se l’investitore è scappato.
Una guida gratuita per aiutare davvero
Per aiutare le persone a gestire correttamente ogni tipo di incontro con animali selvatici – dai ricci feriti alle cucciolate orfane, fino alle vittime di trappole – Rifugio Miletta ha realizzato una guida gratuita, scaricabile iscrivendosi alla newsletter.
È inoltre disponibile online l’elenco aggiornato dei Centri di Recupero Animali Selvatici (CRAS) italiani, suddivisi per provincia, al sito: elencocras.it.