Sentieri urbani: bilancio positivo per il ciclo promosso dall’Ordine degli Architetti
A chiudere la rassegna è stato Francesco Bosco parlando di verde a Novara
«Un bilancio molto positivo sia per le presentazioni dei libri che per gli incontri dedicati al verde». Le parole di Francesco Bosco riassumono il successo dell’iniziativa “Sentieri urbani” promossa dall’Ordine degli Architetti PPC delle Province di Novara e del VCO, attraverso la Commissione Formazione, da ottobre a dicembre 2024.
Sentieri urbani: bilancio positivo per il ciclo con gli Architetti
«La partecipazione numerosa agli otto incontri - continua Bosco che è consigliere dell’Ordine e referente della Commissione Formazione – dimostra il forte interesse verso gli argomenti affrontati. Uno stimolo nei confronti della città e degli amministratori a ripensare queste tematiche che sono certamente centrali per il futuro di Novara e del Paese. E un discorso da affrontare alla luce dei cambiamenti epocali che stiamo vivendo. Voglio ringraziare la Commissione Formazione per il lavoro fatto: un gruppo di persone diverse, ma competenti e molto attente alle problematiche messe a fuoco. Di grande significato anche il coinvolgimento di giovani colleghi come Marta Bobbio, Alessia Oliaro e Sara Tommasoni. L’esperienza è stata molto positiva e si sta già ragionando per il prossimo ciclo».
"Storia e futuro possibile del verde pubblico a Novara"
Ed è stato proprio l’architetto Bosco, paesaggista, socio AIAPP e Pubblici Giardini, ex funzionario del Comune di Novara, a tenere l’ultima relazione: “Storia e futuro possibile del verde pubblico a Novara”. Un viaggio nei secoli, dal Settecento (con la creazione del viale alberato per il pubblico passeggio) ai giorni nostri, mettendo sul tavolo alcune proposte per il futuro: «Parlare del verde vuol dire conoscere la città e la sua storia».
Spiegazioni e immagini d’epoca hanno accompagnato la trasformazione del volto della città: dalla scalea monumentale del Parco dei Bambini agli olmi per l’allea, dai danni degli eventi atmosferici ai vari Piani Regolatori che si sono succeduti negli anni, dalla nascita del Parco Boroli al bosco della Bicocca acquisito durante il Covid. Dall’incrocio tra passato e presente tante idee per il futuro: «Piano del verde per il Prg, regolamento del verde pubblico e privato, censimento e commissione del verde accanto alla presenza di personale specializzato, attento e interessato».
Guardando alla città ecco la proposta di «un restauro conservativo di tutti i viali esistenti e l’incentivazione delle forestazioni urbane e periurbane coinvolgendo il mondo agricolo e censendo i terreni pubblici. Poi collegamenti tra le varie aree verdi, orti urbani, piantumazione di cortili scolastici, aree pubbliche e piazzali dei supermercati. Ma soprattutto ci vogliono persone che aiutino a ripensare la città in cui il verde sia uno dei puntelli principali».