Sciopero studenti Casorati, la Provincia: "Gruppo di studenti strumentalizzati da prof schierati"
"Abbiamo trascorso gli ultimi mesi fornendo ogni documentazione richiesta: non vaghe rassicurazioni, come ci viene contestato"
Il presidente della Provincia Federico Binatti e il vicepresidente Andrea Crivelli, delegato all’Edlizia e Manutenzione degli edifici, intervengono sullo sciopero che, nella mattinata di ieri, giovedì 16 gennaio, ha visto protagonisti gli studenti del Liceo artistico, musicale e coreutico “Casorati”.
Le parole di presidente e vice
"Prendiamo atto – commentano il presidente e il vicepresidente - che questa mattina un ristretto gruppo di studenti del Liceo “Casorati”, probabilmente in modo ingenuo e strumentalizzati da qualche docente politicamente orientato, ha manifestato davanti alla Provincia senza portare alcuna richiesta specifica. Tra i partecipanti era presente un solo rappresentante d’Istituto, mentre gli altri due ci risulta non abbiano partecipato. Al megafono parlava invece uno studente del Liceo classico, lo stesso che, dopo aver inscenato le proteste dell’anno scorso, era stato l’unico a rifiutarsi di firmare un documento, condiviso da tutti gli altri ragazzi, che aveva successivamente portato all’incremento dei fondi riservati alla manutenzione.
Abbiamo trascorso gli ultimi mesi fornendo ogni documentazione richiesta: non vaghe rassicurazioni, come ci viene contestato, ma risposte precise e documentate. Certo, quando le richieste hanno riguardato atti inesistenti, queste non potevano essere evase, come anche non è possibile accettare la pretesa che, quando gli atti configgono con le immotivate convinzioni dei contestatori, gli stessi atti non vengano considerati sufficientemente rispondenti alle aspettative. Sugli striscioni si leggeva “’Casorati’ in lotta”: la Provincia ha continuato sin dall’avvio di questo cantiere, a dialogare e confrontarsi con tutti coloro che si sono rivolti a noi. Questo è l’atteggiamento che l’Amministrazione ha sempre avuto in questi mesi con tutti i soggetti istituzionali, come la Dirigenza scolastica, con i quali ci siamo sempre confrontati all’insegna della collaborazione. Atteggiamento – concludono il presidente e il vicepresidente - che si intende mantenere, lasciando invece ad altri la lotta politica sterile".