San Gaudenzio 2025: con l'apertura dello scurolo la patronale entra nel vivo
Il messaggio del presidente della Fabbrica Lapidea: "Tutti insieme dobbiamo lavorare per la Basilica, il simbolo della nostra città"
Sempre forte il legame tra Novara e il suo Patrono. Con l’apertura della Scurolo e la salita dei fedeli all’urna di San Gaudenzio sabato pomeriggio, 18 gennaio 2025, il via alle celebrazioni religiose in Basilica alla presenza del vescovo Franco Giulio Brambilla e di numerose autorità.
San Gaudenzio 2025: aperto lo scurolo
C'erano il vicesindaco Ivan De Grandis, il vicepresidente della Provincia Andrea Crivelli, il prefetto Francesco Garsia e il questore Fabrizio La Vigna. In prima fila Margherita Zanetta appena insignita del Sigillum di Novarese dell’Anno 2025.
Anche quest’anno la presenza speciale dei partecipanti al Cammino da Ivrea a Novara, sulle orme di San Gaudenzio, promosso dall’associazione novarese Amici di Santiago.
«Da oggi – così don Renzo Cozzi, parroco di San Gaudenzio e delle Parrocchie Unite del Centro Città – inizia il nostro pellegrinaggio alle reliquie del Santo Patrono. Un grazie sincero alla Fabbrica Lapidea che da secoli si prende cura della conservazione della Basilica mentre la Parrocchia si occupa degli uffici religiosi. Occorre lavorare insieme, fare rete, perché da soli questi beni non si mantengono: l’edificio ha più di un acciacco a causa dell’età e richiede attenzioni particolari affinché il tempio cresca e si conservi».
Le parole del presidente della Fabbrica Lapidea
Prima relazione per il nuovo presidente del Consiglio di Amministrazione della Fabbrica Lapidea, Matteo Caporusso: accanto a lui Sonia Martelli, consigliere uscente, poi Giorgio Dulio, Marzio Gatti e Nicoletta Ferrario.
«Sono felice di iniziare il mio percorso in una Basilica piena - le parole di Caporusso –. Il Comune ha scelto bene creando un direttivo eterogeneo dal punto di vista professionale: ognuno porta le sue competenze in una importante sinergia. I beni come la Basilica hanno bisogno di cure: grazie al bando di Fondazione Cariplo “SOS patrimonio” sono stati rifatti i sottotetti della sacrestia e dell’archivio che custodisce la Biblioteca gaudenziana e si è intervenuti sulla linea vita del cornicione al fine di agevolare le ispezioni. Nei giorni scorsi è stata sistemata un’anta del portone che necessita di un restauro. Alla cerimonia dei Novaresi dell’Anno il sindaco Canelli ha parlato di coesione sociale. Questo vi chiediamo. L’intero complesso è stato creato con i soldi dei cittadini, è un tempio civico. Un grazie al Comune per la vicinanza alla Fabbrica, che è attesa da grandi cambiamenti, e al Rotary Club San Gaudenzio che in occasione del decennale ha donato due oggetti, tintinnabulum e umbraculum, richiamo delle insegne papali. Tutti insieme dobbiamo lavorare per la Basilica, il simbolo della nostra città». I brani proposti dal Coro di San Gaudenzio, accompagnato all’organo da Alberto Sala e alla tromba da Alessio Molinaro che ha anche diretto, poi un estratto della Vita di San Gaudenzio (rievocata da don Walter Ruspi) e l’Inno Popolare dedicato al Patrono. «San Gaudenzio, grande per fede e carità – conclude il Vescovo invocando la protezione per la città, la provincia e la Diocesi – custodisca per sempre i doni della serenità e della pace».
La cancellata si apre e inizia il pellegrinaggio all’urna del Patrono.